Operazione Stige, plauso delle Istituzioni a Dda Catanzaro Laganaà Fortugno: "Un lavoro che dimostra plasticamente quanto questo cancro abbia avuto nel tempo la capacità e la forza di avvolgere con i suoi tentacoli le istituzioni, il tessuto produttivo e la stessa società civile"
MARIA GRAZIA LAGANA’ FORTUGNO
“Rivolgo un convinto plauso alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, al procuratore Nicola Gratteri e agli uomini dell’Arma dei Carabinieri per la brillante operazione condotta in queste ore contro le consorterie di ‘ndrangheta della provincia di Crotone. Si tratta di una nuova, triste, conferma, di quanto sia ancora estesa e radicata la presenza della criminalità organizzata la cui nefasta azione continua a inquinare pesantemente la vita pubblica e il tessuto economico, in ambito nazionale e internazionale”. E’ quanto afferma Maria Grazia Laganà Fortugno, già deputata del Partito democratico in relazione alla maxi operazione denominata “Stige” dei Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Crotone contro la ‘ndrangheta che ha portato all’arresto di 169 persone e al sequestro di beni per circa 50 milioni di euro.
“Dobbiamo essere profondamente grati alle forze dell’ordine e alla magistratura – prosegue Laganà Fortugno – per il lavoro straordinario, sotto i profili investigativo e repressivo, svolto nel corso di questi anni contro la più potente e pericolosa organizzazione criminale, la ‘ndrangheta, attraverso l’arresto degli esponenti di vertice delle cosche e l’aggressione agli ingenti patrimoni illeciti. Un lavoro che dimostra plasticamente quanto questo cancro abbia avuto nel tempo la capacità e la forza di avvolgere con i suoi tentacoli le istituzioni, il tessuto produttivo e la stessa società civile. Segno evidente – sottolinea l’ex parlamentare – che occorre rilanciare con maggiore determinazione l’azione di sensibilizzazione e promozione culturale sul fronte della legalità e dell’impegno collettivo a cominciare dai più giovani. Ma servono anche – conclude Laganà Fortugno – azioni forti e concrete sui versanti dello sviluppo e delle politiche per il lavoro in una terra che, ancora oggi, deve fare drammaticamente i conti con una spaventosa disoccupazione giovanile e un diffuso sentimento di rassegnazione e sfiducia nei confronti dello Stato”.
COLDIRETTI
Il sistema criminale colpito dalla maxioperazione “Stige”(dal fiume degli inferi)
della Dda di Catanzaro nei confronti dal clan Farao-Marincola di Cirò Marina che
secondo gli investigatori era riuscito a strutturare un’ampia rete commerciale in
grado di imporre a ristoranti e pizzerie l’acquisto di diversi prodotti del crotonese,
dalla pasta per la pizza al vino di Cirò è sicuramente di grande significato poiché
smaschera un sistema criminale che ormai è la versione evoluta dei vecchi tavolini
e comitati d’affari. Tutto ciò che contribuisce a fare pulizia dal malaffare nel
settore agroalimentare e non solo – commenta Molinaro presidente di Coldiretti Calabria
– lo sosteniamo quotidianamente con grande convinzione e determinazione. Ancora
una volta si dimostra fiorente il business delle agromafie il cui volume di affari
complessivo nel 2017 è salito a 21,8 miliardi di euro (+30% in un anno) lungo tutta
la filiera del cibo, della sua produzione, trasporto, distribuzione e vendita come
certifica l’Osservatorio sulla criminalità organizzata nell’agroalimentare promosso
dalla Coldiretti. Siamo davanti, secondo quanto descritto dagli inquirenti, ad una
piramide criminale dove confluiscono i rappresentanti di mondi professionali non
stabilmente, almeno all’apparenza, collegati tra loro. Amministratori, politici,
imprenditori, liberi professionisti che intrattengono semplicemente, senza necessaria
continuità nel tempo, rapporti economici illegali. e questi sistemi criminali, intercettano
l’allocazione delle risorse pubbliche. Un dato drammaticamente vero– denuncia la
Coldiretti – è il condizionamento del mercato agroalimentare dove pochi soggetti
ne stabiliscono i prezzi dei raccolti, gestendo i trasporti e lo smistamento, il
controllo di catene di supermercati e della ristorazione, l’esportazione del nostro
vero o falso Made in Italy. In questo modo la malavita si appropria – sottolinea
la Coldiretti – di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano,
distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria
onesta, ma anche compromettendo in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei
prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti
italiani e il valore del marchio Made in Italy. Coldiretti assicura l’impegno a contrastare
le agromafie in tutte le occasioni poiché inquinano la fiducia tra i cittadini,
ostacolano il funzionamento del libero mercato concorrenziale, accrescendo i costi
della vita economica e civile un peso sempre di più insopportabile nell’economia
della nostra Regione.
CELESTE COSTANTINO (LIBERI E UGUALI)
La maxi-operazione denominata Stige che ha smembrato la cosca di Cirò Marina Farao-Marincola dominante nel crotonese, nell’alto jonio cosentino e con ramificazioni nel Centro-Nord Italia e in Germania è importantissima e rappresenta un segnale netto: lo Stato non arretra di fronte allo strapotere del crimine organizzato in Calabria. I miei complimenti alle forze dell’ordine e alla DDA di Catanzaro per l’importante operazione. Lo afferma la deputata calabrese di Sinistra Italiana ed esponente di Liberi e Uguali Celeste Costantino, componente della commissione Parlamentare Antimafia.
Gli arresti di esponenti della politica e delle Istituzioni come Sindaci, vicesindaci, presidente di Provincia e assessori e consiglieri dimostrano come la ‘ndrangheta sia perfettamente ramificata nella politica e nelle istituzioni. Ancora una volta con una brillante operazione investigativa viene messa in evidenza la perversa sinergia tra ‘ndrangheta e politica. In Calabria è necessario fare da argine al malaffare e supportare tutti gli organi dello Stato impegnati nella lotta alla mafia non lasciando spazio ad impunità e malaffare. Solo così si potrà sconfiggere una delle mafie più forti del mondo, conclude Costantino.