Operazioni dei Carabinieri a Platì e Palizzi Prosegue l'opera di contrasto alla criminalità
Alle prime luci dell’alba di oggi, i Carabinieri della Stazione di Platì, unitamente ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno eseguito due ordinanze di misura cautelare personale nei confronti di altrettante persone, ritenute responsabili dei reati di detenzione di armi clandestine e produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope. In particolare, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Locri, TRIMBOLI Rosario, 29enne del luogo, è stato tratto in arresto e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari mentre per il suo correo, un operaio 49enne del luogo, è stato disposto, per i medesimi fatti, l’obbligo di dimora.
L’attività di osservazione e pedinamento svolta dai militari dell’Arma ha consentito di acquisire elementi di reità, seppur con diverso grado di responsabilità, nei confronti dei due soggetti resisi responsabili della coltivazione di una piantagione individuata in località agro del comune di Platì, sul monte Iacono, ben occultata tra la fitta vegetazione e composta da un centinaio di piante. L’impianto di irrigazione utilizzato era conforme alla morfologia del territorio e presentava a monte una fonte di acqua naturale, collegata alla piantagione mediante l’interramento e l’occultamento – tra la vegetazione e gli anfratti del terreno – di tubi di gomma che giungevano presso la piazzola ove era stato realizzato un impianto c.d. “a goccia” che rilasciava gradualmente l’acqua necessaria per l’irrigazione. A seguito dell’occorso, i Carabinieri – previa campionatura – hanno provveduto al sequestro di una parte della sostanza stupefacente che è stata inviata presso il Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, per effettuare le analisi di laboratorio necessarie a individuare il principio attivo dello stupefacente in esse contenuto. Le restanti piante erano state distrutte con il fuoco sul posto.
Nel corso delle attività, svolte nell’estate scorsa, i militari hanno rinvenuto in quella stessa località aspromontana diverse armi, abilmente occultate tra la fitta vegetazione. In particolare, sono stati trovati, all’interno di alcuni tubi ricoperti di sassi e arbusti, tre fucili da caccia cal. 16, 20 e 28 aventi matricola abrasa e due fucili cal. 36 di costruzione artigianale. Poco distante vi era una busta contenente oltre cento cartucce di vario calibro. Si è proceduto al repertamento e successivo sequestro di tutto il suddetto materiale per il successivo invio delle armi presso il Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Messina per gli accertamenti tecnici necessari a ripristinarne il numero di matricola e risalire ai reali proprietari, nonché verificare se siano mai state utilizzate per commettere reati.
TRIMBOLI ROSARIO
Nell’ambito delle attività di controllo del territorio svolte dai Carabinieri del Gruppo di Locri nell’ambito del piano nazionale e transazionale di contrasto alla criminalità denominato “focus ‘ndrangheta” e della pianificazione coordinata dei servizi realizzata sulla scorta delle politiche di controllo del territorio implementate sotto la direzione generale del Prefetto di Reggio Calabria, dottor Claudio SAMMARTINO, è stata posta un’attenzione particolare al Comune di Palizzi, dove nelle passate settimane due episodi di estrema violenza ne hanno evidenziato l’esigenza di una più incisiva presenza dello Stato e nel cui territorio, nel fine settimana appena trascorso, i Carabinieri della Compagnia di Bianco hanno bissato il servizio straordinario di controllo del territorio condotto a Palizzi a cavallo del Ferragosto appena passato e che ha portato a 4 denunce in stato di libertà e alla segnalazione in prefettura di 3 soggetti quali assuntori di sostanze stupefacenti, hanno
segnalato alla Prefettura di Reggio Calabria:
in qualità di assuntori di sostanze stupefacenti:
̤ un giovane 26enne di Roma, trovato in possesso di uno spinello contente marjuana, occultato all’interno di un pacchetto di sigarette di cui era in possesso;
̤ un autotrasportatore 42enne di Milano, poiché, a seguito di perquisizione presso l’abitazione in cui stava trascorrendo le vacanze estive unitamente ai propri familiari originari e residenti a Palizzi, è stato trovato in possesso di 1,2 grammi di hashish occultati all’interno di un borsello custodito nella propria camera da letto;
per guida in stato di ebbrezza, due studenti, un 29enne di Bova Marina e uno 32enne della provincia di Arezzo che stava trascorrendo le vacanze a Palizzi, sorpresi condurre le proprie autovetture rispettivamente con un tasso alcolemico pari a 0,66 e 0,69 g/l; nella circostanza, le patenti di guida sono state immediatamente ritirate e ora verranno sospese per 30 giorni;
deferito in stato di libertà per guida senza patente, un pizzaiolo 28enne, pregiudicato, sorpreso circolare a bordo dell’autovettura di un suo conoscente senza essere in possesso del prescritto titolo autorizzativo poiché mai conseguito.
I risultati raggiunti, si sommano a quelli raggiunti lo scorso fine settimana allorquando, sempre in Palizzi Marina, i Carabinieri della Compagnia di Bianco avevano:
deferito in stato di libertà:
due persone, per furto aggravato di energia elettrica;
per porto ingiustificato di strumenti atti a offendere, un 49enne di Bova Marina e un commerciante indiano 43enne, quest’ultimo trovato in possesso di un bastone in legno intarsiato del tipo sfollagente, il cui possesso egli ha giustificato, adducendo non meglio specificate esigenze di “autodifesa”;
un disoccupato 37enne del luogo per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, trovato all’interno di un locale d’intrattenimento del posto in possesso di 10 grammi di cocaina, confezionati in due involucri di cellophane, occultati nella tasca dei jeans indossati;
segnalato alla Prefettura di Reggio Calabria quali assuntori di sostanze stupefacenti:
un autotrasportatore 41enne marocchino, sorpreso con indosso un grammo di marjuana;
un disoccupato 29enne, sempre di origine marocchine, trovato in possesso di 2 gr di marjuana occultata nel cruscotto della propria autovettura.
A quest’ultimo riguardo, giova rammentare come il possesso di sostanza stupefacente per uso personale non sia reato ma sia sanzionato in via amministrativa, cioè con la sospensione o il divieto di ottenere uno o più documenti fra patente/patentino di guida, porto d’armi, passaporto e carta d’identità a fini di espatrio, permesso di soggiorno per gli stranieri. La durata della sanzione può durare per un periodo da due mesi a un anno, se si tratta delle cosiddette droghe pesanti, e per un periodo da uno a tre mesi, se si tratta di droghe leggere. Nel caso in cui la persona, al momento dell’accertamento abbia la disponibilità immediata di un veicolo a motore (cioè stia guidando all’atto del controllo) la norma prevede il ritiro immediato della patente per 30 giorni a prescindere dalla sussistenza o meno del reato di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. In caso di recidiva, in pratica in caso di altra segnalazione anche a distanza di anni, è prevista la sospensione della patente fino a 3 anni (del passaporto o del porto d’armi fino a 1 anno). Conseguentemente la Motorizzazione Civile, prima di restituire la patente, chiede alla persona segnalata di recarsi periodicamente davanti alla Commissione Medica Locale, che verifica se la persona sia in possesso dei requisiti psico-fisici necessari per l’idoneità alla guida. Si tratta di una procedura costosa e che potrà durare anche diversi anni. In sostanza, il consumatore segnalato alla Motorizzazione deve sottoporsi a proprie spese ad una serie di esami che dimostrino il non uso di stupefacenti. Il tipo di esami richiesti per verificare il consumo di sostanze stupefacenti non è uguale in tutte le Commissioni, la maggior parte richiede il controllo delle urine da ripetersi per tre volte in un mese (una volta a settimana), altre richiedono l’esame del capello. Se gli esami risultano negativi alle sostanze stupefacenti in tutti i controlli previsti, la Commissione Medica Provinciale concede il nulla osta e dopo il periodo stabilito dalla sanzione viene resa la patente. La Commissione Medica Provinciale non concederà però il nulla osta fino a quando non avrà accertato che non vi è consumo (in caso venisse accertato l’uso di droga la sospensione si allunga oltre la sanzione). La patente viene peraltro rinnovata però solo per 1 anno allo scadere del quale ci si dovrà sottoporre nuovamente degli esami per riconfermare l’idoneità; solo superando anche tali esami, la patente verrà resa per 10 anni. Un’ultima annotazione: se dall’uso di droga deriva pericolo per la sicurezza pubblica, l’interessato che risulti già condannato in sede penale, anche non definitivamente, potrà subire ulteriori pesanti restrizioni quali, per esempio, l’obbligo di dimora, il divieto di frequentare locali pubblici … etc. …