Oppido Mamertina, Rugolo rompe il silenzio dopo il “tradimento” di Riganò
redazione | Il 04, Ago 2012
Nei giorni scorsi il consigliere di minoranza ha abbandonato il movimento Arcobaleno per passare con la maggioranza. Passaggio che è stato premiato con la carica di assessore al Bilancio
Oppido Mamertina, Rugolo rompe il silenzio dopo il “tradimento” di Riganò
Nei giorni scorsi il consigliere di minoranza ha abbandonato il movimento Arcobaleno per passare con la maggioranza. Passaggio che è stato premiato con la carica di assessore al Bilancio
Riceviamo e pubblichiamo:
Se non fosse una tragedia per il futuro del Comune, lo spettacolo offerto in questi giorni dalla rimpastata
maggioranza, farebbe quasi ridere.
Con un colpo che voleva essere a sorpresa e che si è rivelato una sceneggiata indecente, durante il
Consiglio Comunale del 17 luglio, il consigliere Fiorentino Riganò – novello “Scilipoti in salsa nostrana” – già
assessore comunale nei cinque anni dell’Amministrazione Arcobaleno e consigliere di minoranza negli ultimi
tre anni sotto lo stesso Simbolo (sigh!), ha fatto la “respirazione bocca a bocca” all’agonizzante
Amministrazione Barillaro, che non poteva più contare sui numeri, e ne ha votato il Bilancio 2012.
Un gesto di “responsabilità”, lo ha definito lui, cercando di difendere l’indifendibile.
In verità il primo atto di una sfacciata operazione di compravendita politica, in virtù della quale egli,
indossando le vesti del “salvatore della patria”, anziché rappresentare gli ideali dei cittadini che avevano
sostenuto la lista nel 2009 e comunque gli interessi della collettività, ha preferito svendere il proprio voto in
Consiglio.
Il prezzo Pattuito? Un bel “piatto di lenticchie”: la carica di Assessore Comunale al bilancio, puntualmente
incassata dopo qualche giorno, con tanto di conferenza stampa di presentazione.
E Buon appetito, alla faccia degli elettori e della Città !!! Ma anche alla faccia degli altri consiglieri di
maggioranza, che pur tra i mugugni, devono oggi fare un passo indietro e subire passivamente l’ingombrante
presenza del “patriota”, al quale bisognerebbe peraltro ricordare cosa diceva, fino a poco tempo fa, dei suoi
nuovi compagni.
Poco male, si potrebbe pensare, d’altra parte la faccia è sua… se non si vergogna lui…
E, invece, no! Perché a causa di quel voto venduto, gli oppidesi dovranno tenersi un campione di
immobilismo, incapacità ed inefficienza come il Sindaco in carica, per il cui pennacchio pagheranno le più alte
aliquote IMU tra i Comuni della Piana, oltre alle consistenti cifre previste, per esempio, per l’addizionale
comunale sull’IRPEF, per la raccolta dei rifiuti (che di fatto avviene solo in maniera indifferenziata) e per la
fornitura dell’acqua, la cui insufficienza, peraltro, è sotto gli occhi di tutti…
E così, mentre l’assessore Scilipoti mangia lenticchie e il sindaco Nilla Pizzi canta “Grazie dei Fior”, il
conto lo paga la “Povera Patria”.
Un’ultima considerazione, infine, meritano le affermazioni del sindaco e del neo assessore riguardo la
sopravvivenza di Arcobaleno.
Non si illudano, entrambi, Arcobaleno esiste, è vivo e vegeto e continuerà a svolgere, ancor più di prima, la
sua azione politica, senza tentennamenti, fino a che ci sarà anche un solo cittadino che vorrà essere
rappresentato dall’idea del bene comune quale strumento e obiettivo di una civile convivenza.
E se in Consiglio Comunale il Gruppo Arcobaleno è ormai costituito, orgogliosamente, da un solo
consigliere (a proposito, voglia il neo assessore avere almeno la decenza di una lettera di dimissioni dal Gruppo
consiliare poiché anche la forma è sostanza), non credano, i due, di poter passeggiare sugli allori: quel
consigliere non è affatto solo; accanto a lui ci sono gli aderenti al movimento e tanti cittadini onesti ai quali
proprio le ultime vicende hanno ravvivato il desiderio di portare avanti con coerenza le proprie idee.
IL MOVIMENTO ARCOBALENO