Oppido si mobilita per evitare il depotenziamento dell’ospedale Domani, si svolgerà un Consiglio straordinario aperto il cui tema principale riguarderà il futuro del Presidio ospedaliero in relazione al nuovo piano di rientro sanitario - Guarda il video
Domani, alle ore 16.30 presso il piazzale adiacente il presidio ospedaliero di Oppido Mamertina avrà luogo un Consiglio Comunale in sessione straordinaria in seduta aperta per affrontare il problema riguardante l’ulteriore depotenziamento dell’ospedale oppidese presente nel nuovo piano di rientro della sanità calabrese.
Alla seduta convocata ad hoc dal Presidente del Consiglio Margherita Mazzeo sarà presente il Presidente della Terza Commissione “Sanità, Attività sociali, culturali e formative” unitamente a diversi componenti del Consiglio Regionale della Calabria. Vi parteciperanno attivamente anche i rappresentanti di tutte le amministrazioni comunali dei paesi della vasta fascia preaspromontana del basso Tirreno interessate in prima persona alle prestazioni offerte dal presidio ospedaliero di Oppido Mamertina; sono state invitate tutte le istituzioni religiose e militari dell’intero territorio e vi saranno, infine, anche i rappresentanti di alcuni comitati spontanei sorti per salvaguardare il diritto all’assistenza sanitaria per tutti i cittadini calabresi.
Tutto ciò avviene come conseguenza al fatto che nel nuovo piano di rientro della Sanità calabrese i trenta posti letto di lungodegenza riservati alla struttura ospedaliera di Oppido Mamertina dovrebbero essere trasferiti in un altro presidio lontano dal comune sede di Diocesi, con la conseguenziale trasformazione del P.P.I. h24 in P.P.I h12 e la riduzione di ulteriori servizi essenziali.
Tutta l’area interessata, nella quale vivono più di 20.000 persone, sembra mostrare le stesse preoccupazioni già espresse in precedenza dal Sindaco Domenico Giannetta e dalla sua amministrazione comunale. Sono tutti concordi nel ritenere che questa decisione avrà negative conseguenze non solo per la cittadina in cui ha sede la struttura ospedaliera, ma anche per tutta l’area preaspromontana del basso Tirreno che ha come suo naturale centro proprio Oppido Mamertina, considerato da oltre un secolo il punto di riferimento per l’assistenza sanitaria dell’intero comprensorio.
Così come messo in luce da una precedente nota, l’amministrazione guidata da Domenico Giannetta vuole evidenziare come questo provvedimento presente nel nuovo piano di rientro della sanità calabrese leda i diritti fondamentali dei cittadini di Oppido Mamertina e dell’intero territorio circostante, e come, per l’ennesima volta, il piano di razionalizzazione non tenga in debito conto delle esigenze di una grande comunità composta, come già detto in precedenza, da decine di migliaia di persone, ritrovatasi in pochissimo tempo totalmente priva di assistenza e senza alcun tipo di servizio sanitario