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Oppido, sindacati contro i “furbetti” del cartellino

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Un fermo immagine tratto da un video dei Carabinieri mostra un momento dell'operazione Badge Express contro i cosidetti furbetti del cartellino, a Reggio Calabria, 6 luglio 2016. ANSA/CARABINIERI


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I sindacati, dopo la vicenda dei “furbetti” di Oppido Mamertina, prendono posizione e si scheierano contro i lavoratori dalla “strisciata” facile.  “In presenza di un’altra bufera nella pubblica amministrazione, di furbetti in azione anche in un piccolo Comune della Calabria, Oppido Mamertina, FP CGIL e CISL FP riaffermano con determinazione la condanna di comportamenti illeciti da parte di dipendenti della Pubblica Amministrazione. Le false attestazioni di presenza oltre che truffare l’Ente di appartenenza che ha erogato regolarmente  le retribuzioni, hanno comportato il mancato espletamento dei servizi ai cittadini, negando a questi l’esercizio dei propri diritti.

Questo, per organizzazioni sindacali confederali è intollerabile perché è fondamentale per rilanciare i servizi pubblici creare una vera e propria alleanza tra chi deve erogare il servizio e chi ne usufruisce. Ecco perché non staremo mai dalla parte di chi truffa, trasgredisce le regole, adotta comportamenti illegali e pratica raggiri sul posto di lavoro.

Siamo fortemente convinti che il rispetto della legalità sia il fondamento per far rinascere la nostra Regione e riteniamo che ciascuno sia responsabile di questo nello svolgimento del proprio ruolo, sia quello di semplice dipendente che di dirigente deputato anche al controllo del rispetto delle regole.

Dall’indagine, per come riportata sugli Organi di stampa, emergono comportamenti gravissimi, ampiamente diffusi e reiterati in un lungo tempo, abitudini che manifestano il segno di un grave deficit culturale in relazione all’etica, al rispetto per la dignità del ruolo ricoperto e per i cittadini.

A fronte di prove concrete, in attesa comunque degli sviluppi  del lavoro degli inquirenti e della magistratura,  Funzione Pubblica CGIL e CISL FP condannano fermamente quanto emerso continuando a sostenere che questi eventi oscurano l’impegno quotidiano di molti altri lavoratori pubblici che non solo svolgono con coscienza e dedizione i loro compiti ma spesso fronteggiano situazioni di disagio per carenza di personale, per mancanza di mezzi e che, a volte, pur non essendo puntualmente retribuiti, date le condizioni di dissesto o predissesto di molti enti locali della nostra Regione, continuano a lavorare ugualmente ed a erogare servizi ai cittadini, sono questi i lavoratori che noi difendiamo”.