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Ora misure ‘Cresci Italia’ ma piu’ risorse da Europa

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‘Declino l’augurio di restare in politica. Io al Quirinale? E’ un tema a cui non penso proprio’

Ora misure ‘Cresci Italia’ ma piu’ risorse da Europa

‘Declino l’augurio di restare in politica. Io al Quirinale? E’ un tema a cui non penso proprio’

 

 

(ANSA) Eravamo a un passo dal baratro. Ma ci siamo salvati. E ora puo’ partire la fase dedicata alla crescita: liberalizzazioni e riforma del mercato del lavoro, da approvare con tempi ”piuttosto veloci”. E’ pronto anche lo slogan, che ha il copyright del presidente del consiglio : dopo il decreto ”salva-Italia”, arrivano le misure ”cresci-Italia”. Mario Monti, nella conferenza stampa di fine anno, esclude un’altra manovra-stangata e si sforza di dare agli italiani un messaggio moderatamente ottimistico: i sacrifici chiesti hanno allontanato il pericolo, anche se ”c’e’ ancora molto da fare”. E, come fa capire pregando un giornalista di fargli la stessa domanda tra un anno, l’orizzonte temporale che ha in mente prende sicuramente tutto il 2012. 
AVVOLTOI: L’Italia ha rischiato brutto, fa capire il premier. Eravamo vicinissimi alla Grecia: ”Stavamo andando in direzione sud est, poi abbiamo frenato”. Meno male, perche’ ”eravamo arrivati sull’orlo di un burrone senza parapetto, e avevamo forze che ci spingevano. Abbiamo puntato i piedi e abbiamo evitato la caduta. C’erano molti avvoltoi nel cielo: ma non siamo caduti, quindi non ci mangiano”. Ma c’e’ mancato poco: ”La situazione e’ stata acciuffata per i capelli”. 
MANOVRA: Monti ammette che gli interventi presi dal governo possono avere effetti recessivi. ”Certo – spiega – non e’ una manovra espansiva. Ma l’unica alternativa, non fare la manovra, avrebbe prodotto una recessione esplosiva, avrebbe fatto scoppiare il sistema”. Il sentiero era stretto e il compito improbo: ”Sono stato richiesto di fare una corsa da fermo, a ostacoli e con handicap” e’ la metafora cui ricorre il premier. Ora, pero’, il governo non ha in mente altre stangate: ”Nessuno pensi ne’ che occorra un’altra manovra nel senso classico della costrizione, ne’, che siccome e’ stata fatta una manovra pesante e robusta, ora ci puo’ essere larghezza finanziaria”. 
LIBERALIZZAZIONI E LAVORO : L’agenda del governo e’ fitta di impegni per i prossimi tre mesi. Per il vertice dell’eurogruppo del 23 gennaio, Monti pensa di portare a Bruxelles una ”prima tranche” di misure per lo sviluppo. Il governo intende andare avanti in parallelo sulle liberalizzazioni (ci sara’ ”uno sforzo intenso e ben distribuito sulla concorrenza e le liberalizzazioni in modo sistematico”) e sulla riforma del mercato del lavoro; ma quest’ultimo capitolo presuppone un confronto con le parti sociali che richiedera’ un po’ piu’ di tempo. La seconda tranche di misure sara’ comunque pronta per il consiglio europeo di febbraio. Sui contenuti delle riforma sul mercato del lavoro, il modello e’ quello dei paesi nordeuropei: ”L’Italia non e’ la Danimarca, ma la direzione e’ quella”: dunque ‘ piu’ flessibilita’ (”il lavoro sempre nello stesso posto sara’ sempre piu’ raro”) temperata da una buona rete di protezioni. Questi gli obiettivi primari. Poi, certo, il debito pubblico va certamente aggredito: ma non e’ il momento di parlarne. Comunque, dice Monti su questo tema, ”non escludo niente”. 
GERMANIA ”A volte credo di essere stato nominato per dare risposte all’opinione pubblica tedesca, perche’ in Germania sono considerato il piu’ tedesco degli economisti italiani”. Il premier scherza sulla definizione della Suddeutsche zeitung” (”Monti e’ il perfetto genero, perche’ parla poco, veste in modo serio e banale, non fa rumore”) ma non risparmia critiche alla classe politica tedesca: ”Deve recuperare una visione di piu’ lungo periodo”. 
QUIRINALE: Monti smentisce di volersi candidare al colle. ”E’ un tema al quale non penso per niente”, taglia corto. E smentisce anche di pensare a far entrare esponenti politici nel governo: ‘Non ci avevo piu’ pensato. Non ho fatto nessuna riflessione di rimpasto…per usare questo orrendo termine”. Insomma, il suo resta un governo tecnico. 
SPREAD: Monti invita a considerare con piu’ freddezza lo spread con i titoli tedeschi. ”Anch’io naturalmente lo controllo ogni giorno, ma senza divinizzarlo se va bene e senza demonizzarlo se va male’. Segue una quasi lezione da professore sull’andamento degli spread negli ultimi mesi. La conclusione e’ che ”dovevamo essere preoccupati quando saliva nonostante la bce acquistasse titoli italiani”. In questi giorni e’ tornato a salire, ma bisogna anche considerare che la bce non sta piu’ comprando titoli. E comunque ”nei fondamentali della nostra economia non c’e’ nulla che giustifichi uno spread cosi’ alto”. 
OTTIMISMO BERLUSCONIANO: Il premier cita il suo predecessore a Palazzo Chigi, nella conferenza stampa di fine anno del 2010. Disse che ”l’elemento psicologico nella crisi e’ fondamentale” e che ”bisognerebbe fare un bagno di ottimismo”, invitando i giornali a scrivere notizie positive. Monti sottoscrive, almeno in parte :”Mi astengo dal fare inviti ai giornali ma sono sicuro che lo sforzo che stiamo facendo puo’ portare a un moderato ottimismo”. 
POPOLARITA’ GOVERNO: Il premier, del resto, sente di avere il sostegno e la comprensione degli italiani. E quasi si stupisce. ”Un governo come il nostro dovrebbe avere un tasso di popolarita’ pari a zero…” Invece i sondaggi mostrano che gli italiani apprezzano.