Ordine dei Medici, Quarta edizione del Corso di Alta Formazione in “Diritto e Management sanitario” Si conclude con la consegna degli attestati, svoltasi nell’auditorium dell’Ordine dei medici della provincia di Reggio Calabria, la quarta edizione del Corso di Alta Formazione in “Diritto e Management sanitario”
Si conclude con la consegna degli attestati, svoltasi nell’auditorium dell’Ordine dei medici della provincia di Reggio Calabria, la quarta edizione del Corso di Alta Formazione in “Diritto e Management sanitario”, promosso dallo stesso Ordine con la preziosa ed autorevole collaborazione dell’Università Mediterranea. Si tratta di un Corso rivolto alla dirigenza sanitaria, sostitutivo di quello che una volta era l’idoneità a primario, con l’obiettivo di fornire alla stessa tutte quelle necessarie informazioni per poter gestire poi, nel migliore dei modi, tutte le diverse complessità che la Sanità italiana quotidianamente deve affrontare. Ed in un momento in cui l’efficienza organizzativa e la formazione rappresentano davvero due preziosi cardini su cui poggia l’intero sistema sanitario.
“Siamo molto soddisfatti per questo bellissimo corso per dirigenti – ha dichiarato il Presidente dell’Ordine, dottore Pasquale Veneziano – ringrazio i vertici dell’Università Mediterranea, oltre al dottore Domenico Pistone, referente del Corso e consigliere dell’Ordine dei medici, che ci hanno consentito di organizzare questo bellissimo evento di alta rilevanza scientifica, facendo si che questi colleghi non si siano dovuti spostare dalla nostra città come avveniva in passato, per un percorso di studi peraltro obbligatorio per la qualifica di dirigente di secondo livello”.
Alle parole del presidente fanno eco quelle del professore Giuseppe Zimbalatti, rettore dell’Università Mediterranea per il quale il Corso rappresenta “ un’ottima iniziativa portata avanti dal nostro Dipartimento, dai professori di Giurisprudenza, d’Economia con l’Ordine dei medici dimostrando un’ottima sinergia che deve sempre migliorare. Un ringraziamento ai medici e all’Ordine che hanno avuto fiducia nell’Università ed ai colleghi professori e docenti dell’Università che hanno dato il loro contributo a questa importante iniziativa di crescita”.
Per il dottore Domenico Pistone, consigliere dell’Ordine e referente del Corso nonchè promotore e ideatore dello stesso, si è trattato di “un percorso voluto fortemente dall’Ordine, dal presidente Pasquale Veneziano e da tutti i consiglieri e con la preziosa collaborazione dell’Università Mediterranea con la quale abbiamo instaurato da tempo un rapporto che ci ha portato a concludere ben 4 edizioni del Corso, compresa quest’ultima. Il Corso ha avuto un grandissimo successo ed in itinere ce ne sono altri due da programmare appena l’Università Mediterranea ci darà il via. Grande anche la collaborazione tra due importanti istituzioni (Università e Ordine dei medici) ed il successo è anche commisurato dal fatto che, oltre ai medici della provincia che già si sono formati, ai corsi si sono iscritti anche medici di tutte le province calabresi e della stessa Sicilia, Hanno scelto il nostro corso perché hanno visto la bontà e l’importanza delle varie relazioni per cui il successo è stato davvero eccezionale”.
Anche per il professore Daniele Cananzi, direttore del dipartimento di giurisprudenza, economia e scienze umane dell’Università Mediterranea. “Si è trattato di un Corso di formazione molto importante per il territorio, innanzitutto. Perché specializza e forma medici, 30 per ogni Corso, che poi possono entrare nell’amministrazione delle strutture sanitarie. Importante per lo stesso Ordine dei medici e per l’Università perché il Corso rientra tra quegli obiettivi strategici di formazione post universitaria e di attività che, in sinergia con le istituzioni del territorio, collaborano al suo sviluppo. Perché ‘sviluppo’ è la parola che non dobbiamo mai dimenticare, proprio perché passa dalla competenza”.
Il corso è stato organizzato con la collaborazione della Regione Calabria che può attribuire questo titolo, cioè la possibilità per i medici di svolgere la funzione di primari.
“Il Corso prevede lo studio sia di elementi di Diritto che di Economia sanitaria – evidenzia il professore Francesco Manganaro, responsabile scientifico del Corso – penso che la soddisfazione più grande è che l’Ordine dei medici ci abbia ancora chiesto altri corsi da svolgere. Penso che il successo del Corso dipenda dal fatto che già ne abbiamo effettuati quattro ed altri due stanno per essere programmati. E l’apprezzamento dei medici è la nostra più grande soddisfazione”.
Per il professore Massimiliano Ferrara, condirettore del Corso, l’obiettivo fondamentale del Corso è stato quello di “rafforzare le conoscenze anche manageriali dei potenziali dirigenti medici di primo livello, conoscenze non solo da un punto di vista giuridico ma anche da quello degli ultimi modelli di project-management che sono utilizzati normalmente dai manager, non soltanto in ambito sanitario, per gestire le situazioni caratterizzate da una certa complessità. Abbiamo voluto, quindi, sperimentare questa novità. E’ stato forse uno dei corsi antesignani in Italia e devo dire che i risultati sono stati molto confortanti perché gli stessi uditori hanno apprezzato tantissimo questi elementi di novità, peraltro adattati ad un patrimonio di conoscenza abbastanza variegato”.
Soddisfatto anche il dottore Vincenzo Nociti, segretario dell’Ordine. “Per noi è stato un grande piacere ma anche un grande privilegio dare queste attestazioni di attività manageriale a trenta medici che hanno approfondito le loro capacità professionali e le loro competenze. Hanno fatto uno studio degno e meritevole perché oggi come oggi riuscire a capire non solo l’arte medica in se ma tutte quelle condizioni che servono ad aiutare l’attività manageriale nella funzione stessa dell’essere medico è qualcosa che completa e fa si che il medico possa governare nel suo complesso la Medicina e la Sanità. Perché si va avanti nella tecnologia e informatizzazione e determinati requisiti che forse trenta, quaranta anni addietro ancora non erano stati inseriti nel nostro bagaglio culturale, oggi sono necessari, fondamentali e guardano al futuro”.
Per il vicepresidente dell’Ordine dei medici, Giuseppe Zampogna, “è importante il concetto che l’Università si apra alla classe medica. Ci auguriamo che sia un ‘primum movens’ affinché questo discorso sia ancor più di spessore e vasto: mi riferisco al sogno dell’istituzione della facoltà di Medicina nella città di Reggio Calabria”.