Ordine dei Medici Reggio, focus sulla tubercolosi Tavola rotonda su attualità e criticità di una patologia in costante aumento
“La tubercolosi: attualità e criticità”: è stato questo il tema di un convegno promosso dall’Ordine dei Medici di Reggio Calabria e che ha visto la partecipazione di numerosi camici bianchi reggini. Antonino Zema, coordinatore della Commissione formazione ed aggiornamento dell’Ordine dei Medici, aprendo i lavori, ha sottolineato come “il tema della tubercolosi è divenuto più che mai attuale poiché si tratta di una patologia che in Occidente era scomparsa e oggi si è ripresentata per via della globalizzazione”.
“Questa giornata di studio – ha spiegato Antonino Zema – è nata grazie all’input che è giunto dal Centro malattie polmonari di Reggio Calabria che ha competenza su questa patologia sul territorio provinciale”. Giuseppe Zampogna, vicepresidente dell’Ordine dei Medici, porgendo i saluti di rito, ha evidenziato che “la tubercolosi rimane tra i primi dieci killer al mondo con l’OMS che stima in dieci milioni i malati in tutto il pianeta” aggiungendo che il problema principale risiede, spesso, nella difficoltà di accesso alle cure da parte di coloro che sono affetti da questa malattia”.
“Il 24 marzo 1882 – ha osservato Salvatore Tripodi, Responsabile dell’ambulatorio di allergologia del Centro diagnostico malattie polmonari dell’Asp reggina e promotore dell’evento – Kock annunciò di aver scoperto il germe responsabile della malattia ed oggi che è il Tbc day ovvero la giornata mondiale della turbercolosi, intendiamo cogliere l’occasione lanciare un segnale forte ai medici, all’opinione pubblica, ed alle aziende”.
“La tubercolosi, purtroppo, non è debellata – ha ribadito Tripodi – per via dei flussi migratori da Paesi in cui la patologia è endemica. Tuttavia, dobbiamo rimarcare che, oggi, la tbc è diventata multiresistente; una forma che rappresenta, in Europa, il 4% con trend in aumento. Ciò avviene perché alcuni pazienti non vengono messi sotto terapia o dopo poco tempo la sospendono”.
Come ha rimarcato Salvatore Tripodi “la giornata di studi è stata caldeggiata dal Centro Malattie polmonari di Reggio Calabria che ha competenza territoriale per quanto riguarda la tbc e dal Lions Club Reggio Sud Area Grecanica che è uno dei service, a livello mondiale, tra i più attenti alla questione”. Francesco Abbagnara, responsabile del Centro diagnostico malattie polmonari di Reggio Calabria, ha rafforzato il concetto che “la tubercolosi, per quanto possa sembrare una malattia del passato, rappresenta, in realtà, una questione quanto mai attuale con una diffusione in netto aumento negli ultimi 10-15 anni a causa dei massicci flussi migratori dalle aree dove tale patologia è endemica come l’Africa subsahariana e l’Est Europa”.
“L’augurio nostro, come medici in prima linea nella lotta alla tbc – ha affermato Abbagnara – è che la politica sanitaria sia più attenta alla prevenzione ed al rafforzamento delle strutture ad essa deputate”. “Terapia e gestione della Tbc” è stato il tema, poi, curato da Domenico Bruzzese, Responsabile del Dispensario funzionale di Marina di Gioiosa dell’Asp di Reggio Calabria mentre Maria Stella Carpentieri, dirigente medico del reparto di Malattie infettive del Grande ospedale Metropolitano, si è occupata “Mycobatteri non tubercolari”. “Imaging nella tubercolosi” è stato l’argomento della relazione di Caterina Benedetto, Dirigente medico del reparto di Radiodiagnostica dell’Ospedale di Vibo Valentia. Domenico Bova, Responsabile del servizio di protezione e prevenzione dell’Asp reggina, è intervenuto sulla prevenzione della tubercolosi negli operatori sanitari e soggetti ad essi equiparati”. Antonino Putortì, ha relazione sulla tbc in pediatria mentre “etnopsichiatria e tbc: i vissuti psicosociali della transculturalità, è stato il tema trattato approfondito da Vincenzo Romeo, psichiatra e docente di psicologia sociale all’Università “Dante Alighieri”.
In veste di moderatori sono intervenuti: Egidio Imbalzano, cardiologo del dipartimento di medicina clinica e sperimentale dell’Università di Messina nonché presidente del Lions Club Reggio Calabria Sud “Area Grecanica”, e Francesco Lione, dirigente medico presso il reparto di Medicina Interna dell’Azienda ospedaliera reggina.