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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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Orecchie a ventola, un nuovo metodo mini-invasivo per correggerle Presentata al congresso Aicpe una tecnica innovativa per correggere le orecchie ad ansa. Nei prossimi mesi sarà disponibile anche in Italia

Orecchie a ventola, un nuovo metodo mini-invasivo per correggerle Presentata al congresso Aicpe una tecnica innovativa per correggere le orecchie ad ansa. Nei prossimi mesi sarà disponibile anche in Italia
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Nuova tecnica mini invasiva per correggere le orecchie ad ansa. È una delle novità di cui si è parlato al 4° congresso Aicpe che si è svolto a Firenze. A presentarla è stato l’inventore della metodologia  Norbert Kang, chirurgo plastico al Royal Free Hospital di Londra: «Ho iniziato circa 15 anni fa a mettere a punto un nuovo metodo per correggere le orecchie ad ansa: così sono riuscito a mettere a punto un dispositivo funzionale, che consente di eseguire l’intervento in modo semplice e senza convalescenza» ha detto Kang.

Si stima che l’1-2% della popolazione (100 milioni in tutto il mondo) sia affetto da orecchie prominenti: «Una problematica che può avere un notevole impatto psicologico sulla vita della persona coinvolta, che spesso si sente insicura del proprio aspetto, viene presa in giro o è vittima di bullismo, rischiando così di perdere la fiducia in se stesso. Un disagio che riguarda anche i bambini» afferma il segretario di Aicpe, Pierfrancesco Cirillo.

La novità si chiama EarFold ed è un prodotto innovativo per correggere le orecchie ad ansa, con o senza simmetria, adatto per adulti e bambini a partire dai 7 anni d’età. «Il nuovo dispositivo medico consente di creare una nuova piega dell’antelice o di accentuare la piega esistente dell’orecchio umano correggendo quindi la prominenza dell’orecchio e riducendo la sofferenza psicologica del paziente – ha spiegato il suo inventore, Norbert Kang -. Non c’è bendaggio dopo l’intervento, i risultati sono prevedibili e le complicazioni del post operatorio ridotte».

Un altro vantaggio di earFold è che il paziente può decidere, davanti a uno specchio, la forma che desidera per le proprie orecchie. «Spesso il risultato che il paziente desidera ottenere è diverso da quello che vorrebbe il chirurgo – ha detto ancora Kang -. Grazie a un particolare dispositivo, chiamato Prefold, Il paziente può vedere il risultato prima e deci dere se e come modificare la forma delle orecchie».

Gli interventi tradizionali fino ad ora utilizzati per correggere le orecchie ad ansa prevedono un tempo chirurgico che ha una durata di circa 1-2 ore e in tutti i casi bisogna indossare un turbante per quattro giorni, mentre il dolore dura uno o due giorni. In ogni caso anche per earFold è importante una severa selezione del paziente e in alcuni la chirurgia classica è inevitabile.

Il dispositivo medico earFold è da poco stato acquisito dall’azienda farmaceutica Allergan e al momento è utilizzato soprattutto in Gran Bretagna. In Italia sarà disponibile nei prossimi mesi.

AICPE. L’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (www.aicpe.org), l’unica in Italia dedicata esclusivamente alla chirurgia estetica, è nata nel settembre 2011 per dare risposte concrete in termini di servizi, tutela, aggiornamento e rappresentanza. Ad AICPE hanno aderito oltre 270 chirurghi in tutta Italia: oggi è una delle tre società di chirurgia plastica estetica più grandi d’Europa ed è gemellata con l’American Society for Aesthetic Plastic Surgery (ASAPS), la più importante società di chirurgia estetica al mondo,. Membri Aicpe possono essere esclusivamente professionisti con una specifica e comprovata formazione in chirurgia plastica estetica, accomunati da un codice etico comportamentale che li distingue dentro e fuori la sala operatoria. L’associazione ha elaborato e pubblicato le prime Linee Guida del settore, consultabili sul sito internet, che stabiliscono i fondamentali parametri operativi dei principali interventi. Scopo di AICPE è tutelare pazienti e chirurghi plastici: disciplinando l’attività professionale con riferimento sia all’attività sanitaria, sia alle norme etiche; rappresentando i chirurghi plastici estetici nelle sedi istituzionali, scientifiche, tecniche e politiche per tutelare la categoria e il ruolo; promuovendo la preparazione culturale e scientifica.