Organizzazione dei Giochi dello Sviluppo a Cariati Il sindaco Filomena Greco: "Insieme portiamo avanti una proposta, non una protesta"
Si è tenuto lo scorso martedì mattina nei locali del Centro Sociale di Cariati il primo incontro preliminare per l’organizzazione dei Giochi dello Sviluppo. Hanno partecipato, oltre al primo cittadino di Cariati, Filomena Greco, e al consigliere delegato allo Sport, Pino Greco, anche i sindaci dei centri coinvolti o i loro delegati, i dirigenti degli istituti scolastici, alcuni rappresentanti del Coni, l’associazione Basta Vittime sulla S.S. 106 e la Consulta degli studenti. E tutti, tra proposte e considerazioni, sono stati d’accordo su una cosa: questa manifestazione sarà un punto dal quale partire per dare maggiore slancio al territorio.
Ma, come ha sottolineato la sindaca Filomena Greco, «non si tratta di una protesta. Piuttosto, vogliamo portare avanti una proposta: creare insieme nuove opportunità per la nostra terra, anche attraverso eventi sportivi, ludici ed educativi come questo. Ad esempio – ha continuato il Primo Cittadino – , le staffette lungo la S.s. 106 saranno di certo l’occasione per riflettere su una delle questioni più spinose, come la mobilità: infatti questa strada, unica via di collegamento per questo nostro lembo di terra, è ad altissimo rischio incidenti. Sarà questo un momento in cui riflettere ed analizzare la problematica nonché proporre soluzioni e richiedere tempistiche di interventi ai rappresentanti delle massime istituzioni regionali e nazionali».
L’EVENTO – I Giochi dello Sviluppo fanno parte di un progetto più ampio, Cariati città della Vittoria. Si svolgeranno dal 21 al 25 marzo 2017 e coinvolgeranno i comuni e le scuole della costa jonica, nel tratto che va da Sibari a Crotone.
All’incontro preliminare che si è tenuto il 25 gennaio a Cariati, e che è servito a gettare le basi organizzative, hanno partecipato in tanti. Tra gli altri, sono intervenuti Daniele Paonessa, delegato provinciale Coni Crotone, Sigismondo Mangialardi, del Circolo Velico Lucano, Luciano Pugliese, sindaco di Pietrapaola, Fabio Pugliese, di Basta Vittime sulla S.S. 106, e le dirigenti scolastiche Ornella Campana e Maria Brunetti.
A moderare i lavori, Santino Mariano, coordinatore di educazione fisica Atp di Crotone, che ha dichiarato: «L’intento dei Giochi dello Sviluppo è quello di rendere centrare il ruolo della scuola nel cammino verso la crescita del territorio. Abbiamo scelto lo sport come strumento per coinvolgere i ragazzi. E la scelta è stata mirata, perché l’attività fisica riesce a unire trasversalmente tutte le cinque aree tematiche alla base del progetto: la mobilità, l’agricoltura, il turismo, la salute e la legalità/bene comune».
E si inizierà proprio dalla mobilità. Il primo giorno, gli studenti parteciperanno a una doppia staffetta: partiranno alle prime ore del mattino da Sibari e da Crotone con in mano le due fiaccole olimpiche del 1960 e del 2006 per raggiungere contemporaneamente, da un lato e dall’altro, Cariati. L’arrivo è previsto intorno alle 12.
Organizzare tutto non è semplice ma è sicuramente possibile. L’auspicio è che si possa ritrovare l’entusiasmo per affrontare alcune delle tematiche più scottanti per questa zona della Calabria che rischia seriamente lo spopolamento. Come è stato segnalato da più parti, le statistiche non sono incoraggianti: il turismo è prigioniero della stagione estiva, i trasporti – quando ci sono – sono inefficienti, le aziende fanno fatica a decollare o a restare a galla, i giovani sono costretti a emigrare.
Bisogna però superare il vittimismo e imboccare una nuova strada: quella dell’intraprendenza partendo dai cittadini ed in particolare dai giovani.
COSA NE PENSANO I RAGAZZI – Gli adulti hanno fatto proposte analizzando le difficoltà impegnandosi con molta serietà, a portare avanti il progetto. Nel corso del dibattito ha preso la parola anche un rappresentante della Consulta studentesca di Crotone, Cosimo Mollica, che ha fatto un appello: «I Giochi dello Sviluppo sono un progetto entusiasmante. Noi però vi chiediamo di coinvolgerci per davvero, di lasciarci lo spazio per essere protagonisti. Siamo stanchi di guardare e basta: vogliamo fare».
Un appello subito raccolto dalla sindaca Greco, che si è detta felice dell’intraprendenza e della partecipazione fattiva dei giovani. «Tutto quello che noi facciamo è per il futuro dei nostri ragazzi. Presto saranno loro a dover amministrare, governare, decidere. E noi, che rappresentiamo l’esperienza, a volte non riusciamo a prevedere come andrà a finire perché siamo poco tecnologici e poco all’avanguardia. Sono convinta che solo mettendo insieme le conoscenze e le competenze di tutte le generazioni che compongono la società si possa davvero determinare il cambiamento».