Orsomarso e Tallini chiedono la svolta ad Oliverio I due consiglieri regionali del Gruppo misto fanno il punto sulle politiche locali chiedendo a gran voce un'inversione di tendenza
“Dalla svolta epocale alla porta sbattuta in faccia dal Governo Renzi, passando per le figuracce come il ritiro alla chetichella del ‘ruolo unico’ e come sta accadendo per altre ipotizzate ‘riforme’ claudicanti persino dal punto di vista tecnico-giuridico”.
E’ quanto affermano i consiglieri regionali del Gruppo misto Fausto Orsomarso e Mimmo Tallini, che aggiungono: “Dopo aver criticato quanto fatto nel passato, il primo provvedimento legislativo della presidenza Oliverio è stato bocciato dal Governo per aver violato lo Statuto della Regione. Stessa cosa si sta prefigurando per l’Azienda sanitaria unica. E’ desolante constatare una mediocrità legislativa ed amministrativa che la Calabria non aveva mai conosciuto. Davanti a noi c’è una Regione bloccata in ogni settore, con i rischi di danno patrimoniale che implica la scelta sbagliata della procedura di revoca dei direttori generali, e la prospettiva di una politica che, incapace di risolvere i problemi dei calabresi, procede a slogan, violando le regole e con inciuci continui. Ora addirittura – spiegano Orsomarso e Tallini – s’intenderebbe intervenire nella sanità per accentrare tutto in un’unica Asl, in contrasto con il Commissario indicato dal Governo, in contrasto con una realtà in cui i precedenti accorpamenti sono ancora da perfezionare e senza alcun dibattito in Consiglio regionale. Quasi come se su un tema così complesso bastasse la decisione dall’uomo solo al comando”.
Concludono Orsomarso e Tallini: “All’uomo solo al comando sarebbe tempo che tutte le forze politiche ricordassero che nel Sistema-Regione, diverso da un ente locale, c’è anche un organo chiamato Consiglio regionale e che ci sono articolazioni istituzionali chiamate Commissioni, dove debbono andare, prima di essere approvate dall’Aula, tutte le proposte di legge, per essere oggetto di una fisiologica discussione aperta anche alle forze sociali”.