Ospedale Castrovillari: Gallo chiede interventi per tutela Il consigliere regionale definisce tardive le risposte del presidente della Regione. E attacca: «Il tavolo tecnico? Solo un modo per sfuggire alle proprie responsabilità»
I provvedimenti annunciati dal presidente della giunta regionale in favore dell’ospedale di Castrovillari «sono solo la prova dei ritardi accumulati negli anni dalla giunta e del rischio che il presidio ospedaliero possa dover subire la sospensione delle attività».
Lo afferma il consigliere regionale Gianluca Gallo all’indomani della riunione convocata dal Governatore Mario Oliverio per discutere, coi sindaci dell’area del Pollino, della situazione in cui versa ormai da tempo il presidio ospedaliero castrovillarese. «La decisione di organizzare un incontro aperto ai sindaci ed a qualche amico di maggioranza e di concluderlo con l’annuncio della costituzione di un tavolo tecnico», dice il capogruppo della Cdl, «è la prova di una sensibilità istituzionale che tanti danni ha fatto in altri settori e che non risparmia neppure la sanità». Osserva Gallo: «In campo sanitario i calabresi hanno pagato un prezzo salato per la guerriglia eterna tra il presidente Oliverio, uomo forte del Pd, ed il commissario alla sanità Scura, nominato dal Governo Pd. A ciò si sono aggiunte le inadempienze proprie della giunta regionale, incapace nel tempo, attraverso i direttori generali di sua nomina, di provvedere a quanto di competenza». E che le cose stiano così, prosegue Gallo, «lo provano le risposte fornite da Oliverio durante la riunione: si discute ancora di confronto con la ditta che dovrebbe realizzare lavori necessari al funzionamento della struttura e, quanto al personale, si rimanda alle decisioni dell’Asp, che solo a fine settembre ha promosso una procedura di mobilità per l’assunzione di nuovi dirigenti medici». Un quadro di fatto allarmante, sottolinea l’esponente della Cdl: «Dal territorio, attraverso i sindaci, le forze politiche, i sindacati e le associazioni, giungono da anni allarmi sin qui sempre volutamente ignorati da Oliverio e di cui solo oggi ci si avvede, peraltro offrendo soluzioni minimaliste. Probabilmente pure per questo il presidente e la sua maggioranza hanno scelto di ignorare l’interpellanza a mia firma con cui già a Luglio, rilanciando gli appelli giunti dall’area del Pollino, descrivevo nei dettagli lo stato della situazione». Un grido d’aiuto rimasto inascoltato, «ma neppure adesso ancora ben compreso nella sua reale drammaticità», sostiene Gallo: «Limitarsi a dire che basterà aspettare le procedure di mobilità avviate peraltro con gravissimo ritardo dall’azienda sanitaria vuol dire due cose: in primis, assolvere l’Asp da ogni responsabilità, così da non farne ricadere sulla giunta regionale, e poi soprattutto fingere che così facendo tutto possa tornare alla normalità». Nello specifico: «Ammesso che si proceda all’assunzione dei medici occorrenti, almeno in numero sufficiente a garantire l’operatività delle tante unità oggi decimate da pensionamenti e trasferimenti, come ad esempio Anestesia e Rianimazione, Chirurgia e Ortopedia, con quali modalità e tempi si vuole provvedere al rinfoltimento degli organici del personale infermieristico, ugualmente sottodimensionato, e di quello amministrativo, senza il quale altre attività ugualmente importanti si paralizzeranno? Per quali strade si intende garantire il ripristino della piena operatività di Oculistica, oggi degradata a struttura semplice neppure dipartimentale? Quali iniziative si assumeranno per salvaguardare il Servizio trasfusionale, declassato a struttura semplice? Per mezzo di quali investimenti si pensa di poter potenziare il Pronto Soccorso?». Conclude Gallo: «Queste ed altre domande, già da tempo poste al presidente Oliverio, sono da mesi in attesa di risposte e soprattutto di interventi concreti. Continueremo ad insistere per evitare che dopo 4 anni di malgoverno targato Oliverio adesso la lunga campagna elettorale già lanciata dal presidente si porti via, tra confusione e false promesse, anche le residue speranze di dignitosa sopravvivenza dell’ospedale di Castrovillari».