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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

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Ospedale di Polistena dal primario di Cardiologia Amodeo un “Rapporto alla cittadinanza” Ordini e contrordini. Promesse mai mantenute e scelte schizofreniche. Desertificazione dei presidi sanitari. Nessun investimento finalizzato al potenziamento tecnologico

Ospedale di Polistena dal primario di Cardiologia Amodeo un “Rapporto alla cittadinanza” Ordini e contrordini. Promesse mai mantenute e scelte schizofreniche. Desertificazione dei presidi sanitari. Nessun investimento finalizzato al potenziamento tecnologico

Ordini e contrordini. Promesse mai mantenute e scelte schizofreniche. Desertificazione dei presidi sanitari. Nessun investimento finalizzato al potenziamento tecnologico. Mortificazioni per i professionisti che non si sono genuflessi di fronte al potere e valorizzazione del nulla. Chi non fa parte del cerchio magico deve essere emarginato, anche quando dimostra impegno e dedizione al lavoro, tanto quanto basta per guadagnarsi la stima dei pazienti che assiste; l’unica zona d’Italia in cui, per occupare un incarico importante, il solo titolo richiesto è il nulla osta di qualche vicerè, con la complicità di “nativi” calabresi incapaci di accettare ogni sfida sulle competenze e sempre pronti a denigrare. Questo è quanto sta avvenendo nell’ASP di Reggio Calabria, tutto in controtendenza rispetto all’analisi fatta dal nuovo Commissario alla Sanità, Guido Longo, e al percorso che intenderà fare per risanare la Sanità Calabrese, cioè valorizzare le professionalità vere, riaprire gli ospedali inspiegabilmente chiusi ed attrezzarli di tutto punto, al fine di garantire prestazioni di qualità con personale Sanitario di alto profilo. Chi, come la stragrande maggioranza dei medici calabresi, ha a cuore la salute della gente e la professione che esercita, deve indignarsi e denunciare i guasti, i ritardi e la scarsa comprensione delle difficoltà che rendono sempre più difficile l’esercizio della professione. Parliamo dell’unica ASP, dell’intera nazione, che non ha ancora riconosciuto e monetizzato gli accordi contrattuali e la retribuzione degli arretrati, addirittura decurtando gli stipendi per una presunta, ma non documentata, appropriazione indebita di mansioni mai attribuite, per cui le Organizzazioni Sindacali si sono trovate costrette ad investire del problema la Prefettura e di minacciare di adire le vie legali. Bisogna chiedersi perché si rimane inascoltati quando si richiedono mezzi e strumenti necessari per diagnosticare, con la dovuta precisione, malattie altrimenti non diagnosticabili. Citiamo, ancora una volta, l’esempio della reiterata (da circa 2 anni) richiesta di acquisto di un ecocardiografo per la Cardiologia di Polistena, finalmente in dirittura d’arrivo e poi sonoramente bocciata dai soggetti decisori (che invece non decidono) che hanno paralizzato l’ASP di Reggio. Questi i dettagli: “con proposta n° 277 del 10/11/2020, dettagliatamente argomentata in narrativa, si richiedeva l’acquisizione in somma urgenza di un ecocardiografo da destinare alla U.O.C. di Cardiologia-UTIC di Polistena, in adesione alla richiesta del direttore dott. Vincenzo Amodeo con propria del 7 settembre 2020 prot. 8611, recante, per reiterazione delle precedenti istanze di pari tenore, la descrizione tecnica dell’apparecchiatura in argomento”. Tale proposta di delibera non è stata resa esecutiva per motivi che la Direzione Strategica dovrà, prima o poi, riferire ai malati che necessitano di essere adeguatamente assistiti e non trovarsi costretti a rivolgersi alle Strutture Sanitarie del nord Italia. Rimane ancora forte il dubbio, già paventato, se tale acquisto vada subordinato alla formazione di qualche specialista che, evitando il confronto sul piano delle conoscenze professionali, preferisce utilizzare le potenti amicizie per raggiungere ambiziosi obiettivi senza avere conoscenze specifiche nel campo delle tecnologie e delle procedure necessarie per dare risposte qualificate ai bisogni di salute dei cittadini. Inspiegabilmente gli stessi soggetti attuatori hanno deciso di non deliberare sulla proposta di studio “Blitz AF Cancer”, pervenuta dai uno dei più autorevoli Centri di Ricerca quale è il Centro Studi ANMCO, dopo approvazione del Comitato Etico, con lettera trasmessa in data 29/06/2020, prot. 1575, con allegata proposta di deliberazione non adottata dai Vertici Aziendali senza alcuna motivazione (forse perché il responsabile della sperimentazione protesta e non accetta il concetto di democrazia di Manzoniana memoria, secondo cui nessuno negò mai a Gertrude la libertà di giocare con le bambole, purchè fossero rigorosamente vestite da monaca? ) e che avrebbe portato nelle casse dell’ASP migliaia di euro da spendere per acquisto di beni di consumo da destinarsi al Reparto, oltre che portare come un vessillo il nome della Cardiologia di Polistena quale Centro Sperimentatore di uno studio realizzato in Italia, Spagna, Portogallo, Turchia, Irlanda, Belgio, Olanda e Germania. Inspiegabilmente, con due Cardiologie che afferiscono alla stessa ASP, Polistena e Locri, non si riesce ad organizzare un unico Centro di Cardiostimolazione, pur in presenza di professionisti con competenze e grande esperienza, perché divisi su due fronti e impossibilitati a garantire la loro costante presenza per l’esiguità numerica che impedisce la creazione di un servizio di pronta disponibilità, nel mentre alcune figure apicali millantano specifiche conoscenze, senza aver mai effettuato alcuna procedura di impianto di elettrostimolatori cardiaci. Approssimazione e parvenza di frenetica attività che potremmo definire come semplice “annacamento”, cioè il massimo del movimento rimanendo fermi, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti e che mi auguro finiscano presto sotto la lente d’ingrandimento di chi avrà il compito di sanare i guasti e di recuperare il tempo perduto. In mezzo secolo di militanza nei partiti della sinistra, ormai orfani di sani e nobili ideali, ho frequentato le piazze del 25 aprile per festeggiare la liberazione dal fascismo. Nell’anno che verrà anticiperemo la presenza in piazza al 12 marzo, per festeggiare la liberazione dallo stato di bisogno di assistenza sanitaria a cui sono stati costretti gli abitanti della città di Reggio Calabria e della sua provincia dalla gestione commissariale, ormai prossima alla fine. Siete Tutti invitati.