Ospedale di Polistena, Galimi, “dare le giuste risposte che il territorio aspetta e merita” Mentre si allungano le liste di attesa per gli interventi di chirurgia ed ortopedia, all’ospedale di Polistena, per la cronica mancanza di anestesisti, la dirigenza dell’ASP non sembra preoccuparsi più di tanto
redazione | Il 11, Gen 2025
Mentre si allungano le liste di attesa per gli interventi di chirurgia ed ortopedia, all’ospedale di Polistena, per la cronica mancanza di anestesisti, la dirigenza dell’ASP non sembra preoccuparsi più di tanto.
Così dichiara Michele GALIMI, dirigente pianigiano del Partito Democratico.
Ed infatti appare incomprensibile il fatto che pur sapendo che la convenzione con la quale alcuni medici del GOM potevano prestare servizio a Polistena scadeva il 31 dicembre, a tutt’oggi non e’ stata rinnovata.
Su questo terreno, prosegue GALIMI, non si può continuare con la politica dei “pannicelli” caldi. Occorrono soluzioni strutturali in grado di mettere fine a questo calvario.
Vanno banditi i concorsi a tempo indeterminato, incoraggiando la partecipazione dei nuovi medici, anche con incentivi economici in questi ospedali di frontiera, così come si e’ fatto per altri servizi non ospedalieri
Ribadiamo ancora con più determinazione, che verso il nostro ospedale occorre più attenzione e concretezza.
La dirigenza provinciale era a conoscenza che agli inizi di dicembre il reparto centro trasfusionale ( già carente di personale)veniva a perdere il primario, dott.Domenico GALLIZZi, per raggiunti limiti d’età.
Cosa facciamo, restiamo alla finestra assistendo con inerzia all’agonia di questo servizio?
La stessa divisione di radiologia, pur raggiungendo numeri elevati di prestazioni, viene lasciata con preoccupanti carenze di organico,mentre personale tecnico e medico vengono destinati in altre realtà.
Non saremo noi a fare polemiche inutili di campanile.
Siamo soddisfatti quando si potenzia qualunque struttura ospedaliera,ma penalizzare chi produce ci sembra assurdo.
Chiediamo ancora con forza un impegno concreto, immediato, verso il reparto di psichiatria, oggi sottodimensionato, rispetto ad una utenza purtroppo in crescita.
E della sistemazione logistica degli ammalati, ne vogliamo parlare?
I nostri pazienti hanno il diritto ad avere letti funzionali, moderni?
Non sopporteremo ancora tanta approssimazione e disinteresse.
Coinvolgeremo gli organi nazionali del nostro partito, affinché i problemi che affliggono il Santa Maria degli Ungheresi, conclude GALIMI, abbiamo una vasta cassa di risonanza, necessaria a dare le giuste risposte che il territorio aspetta e merita.