Ospedale Locri, Asp non si presenta ad incontro Prefettura Il sindaco Calabrese: "Direttore sanitario e company oltre ad essere incapaci non hanno rispetto per le istituzioni"
Il vertice sulle problematiche dell’ospedale di Locri sollecitato dall’Onorevole Sapia, nella qualità di componente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, e convocato dal Prefetto di Reggio Calabria per le ore 10 di oggi, ha registrato un nuovo fastidioso ed irrespettoso atteggiamento da parte del management dell’Ssp di Reggio Calabria: il Direttore Brancati ed il Direttore Sanitario si sono presentati in Prefettura con oltre un’ora di ritardo e con l’incontro ormai già concluso. Purtroppo tale atteggiamento conferma il senso di irresponsabilità e lo scarso senso delle istituzioni di chi oggi è chiamato a governare l’Azienda Sanitaria di Reggio Calabria.
I Sindaci della Locride, rappresentati dal Sindaco di Locri e dal Sindaco di Benestare – Presidente del comitato dei Sindaci – puntuali all’incontro, si sono confrontati con il rappresentante del Parlamento, accompagnato dal dott. Luigi Scaffidi nella qualità di esperto, e con il Prefetto di Reggio Calabria, dott. Michele di Bari, che con grande sensibilità aveva raccolto l’invito dell’onorevole Sapia e convocato l’incontro odierno alla vigilia di ferragosto e dopo la gravissima vicenda del reparto di Ortopedia. Il Sindaco di Locri dopo aver esposto la gravità della situazione ed evidenziato la drammaticità degli ultimi avvenimenti, ringraziando l’onorevole Sapia per l’attenzione dedicata, ha sollecitato lo stesso a riferire al Ministro della Salute quanto di grave accade da anni nell’Ospedale di Locri con impressionante e fastidiosa indifferenza della politica nazionale e regionale.
L’onorevole Sapia ha garantito una prossima visita alla struttura ospedaliera al fine di riscontrare personalmente quanto emerso i sede di confronto. Il Sindaco di Locri ha reiterato al Prefetto di Reggio Calabria, che ricordiamo nei giorni scorsi ha inviato la commissione d’accesso antimafia all’Asp di Reggio Calabria, di valutare l’eventuale procedura di di scioglimento e contestuale commissariamento dell’Azienda Sanitaria – per come avviene per i consigli comunali – in base a quanto disposto dall’art. 141 del testo Unico sugli enti locali che prevede che venga sciolto un ente locale quando si “compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico”. Nel caso dell’Asp di Reggio Calabria gli atti contrari alla Costituzione, le persistenti violazioni di legge ed i gravi motivi di ordine pubblico sono evidenti ed all’ordine del giorno.