Ospedale Melito Porto Salvo, attenzione a quel muro Vincenzo Crea, referente unico dell’Ancadic, chiede l'intervento delle istituzioni per risolvere la problematica
Riceviamo e pubblichiamo
Scrivo nella qualità di Referente unico dell’A.N.CA.DI.C, associazione che promuove e tutela il patrimonio paesaggistico e l’ambiente salubre e la viabilità e responsabile del comitato spontaneo “Torrente Oliveto”, per chiedere a codeste spettabili Istituzioni di voler disporre un urgente intervento a tutela della incolumità pubblica, minacciata dal rischio determinato dallo stato di degrado del muro di recinzione e di contenimento e dei sovrastanti pilastri in c.a., lato mare dell’ospedale civile “Tiberio Evoli” di Melito di Porto Salvo.
Sul muro sono evidenti i processi di infiltrazione dell’acqua del retrostante terreno e la parte di muro in c.a. ove ricadono i pilastri anch’essi in c.a. lato sud e lato nord dell’’accesso del Pronto soccorso, largo Tiberio Evoli, presenta per tutta la sua lunghezza all’esterno e all’interno condizioni di degrado che ha portato all’espulsione del copriferro e alla corrosione dell’armatura metallica. In atto vi è un pericolo imminente per i passanti del sottostante marciapiede che potrebbero subire la caduta del copriferro distaccato dalla parete dei pilastri, ma ancora presente (notevoli porzioni di cemento ammalorate, spigoli de pilastrini in parte già crollati altri ponti a cadere).
Tale struttura si presenta in stato di abbandono e mai manutenuta, tant’è che consultando il portale Google MAPS si riscontra che nel mese di settembre 2010 già esisteva lo stato di degrado. Oltre al pericolo per i passanti questa situazione di degrado, tra l’altro ricadente in una zona molto importante, è un brutto biglietto da visita per la bella cittadina di Melito PS. Trattandosi di provvedimenti da adottare per rimuovere situazioni di potenziali pericoli per l’incolumità pubblica, l’atto d’ufficio deve essere compiuto senza ritardo, quindi si ravvede la necessità di effettuare con urgenza un intervento tecnico per rimuovere le parti pericolanti e procedere ad interventi di consolidamento della struttura muraria.
Vincenzo CREA, referente unico dell’ANCADIC e responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”