Ospedale Piana, incontro tra Regione e Prosalus Dopo la denuncia dell'associazione di Palmi sui gravi ritardi
Si è svolto nella mattina di giovedì 21 u.s. presso il Dipartimento lavori Pubblici della Regione Calabria a Catanzaro, un incontro tra i Responsabili Tecnici Regionali per la costruzione del Nuovo Ospedale della Piana e i rappresentanti dell’Associazione Prosalus di Palmi, che da circa due anni segue questo appalto stanti i gravi ritardi fin qui accumulatisi per la realizzazione della nuova struttura.
L’incontro è avvenuto su iniziativa della Regione che ha ritenuto opportuno convocare l’Associazione “assicurando ampia disponibilità ad affrontare le questioni sollevate” nel manifesto-denuncia del 5 dicembre u.s. con il quale detta Associazione, dopo avere sottolineato i dieci anni trascorsi dal finanziamento dell’opera senza che ancora vi sia stata la consegna dei lavori, ha elencato tutta una serie di danni che tale ingiustificato ritardo ha provocato e provoca al territorio ed alla popolazione residente: inadeguata assistenza ospedaliera, migrazione sanitaria e relativi costi sociali e finanziari delle famiglie e della stessa Regione, vetustà, decadenza e polverizzazione delle strutture e delle risorse tecniche esistenti, aumento dei casi di malpractice dovuto a carenze e disfunzioni organizzative, senso di sfiducia e mancata protezione sanitaria dei cittadini e così oltre.
La Regione, per mezzo dell’Ing. Gidaro, Responsabile del Procedimento, ha tenuto a ribadire quanto già dichiarato alla Gazzetta del Sud nei giorni scorsi e cioè che non esiste alcun problema di inedificabilità della struttura ma solo di eventuale adeguamento della stessa in relazione alle condizioni geognostiche del terreno. Il dirigente ha anche sottolineato che è costante il contatto con il concessionario affinché entro febbraio sia data soluzione a questa particolare problematica e si proceda quindi con la progettazione definitiva ed esecutiva adeguandola agli esiti geognostici. Abbiamo potuto accertare, altresì, che la stessa ditta non ha alcuna intenzione di recedere dall’incarico tant’è che nella costruzione di analoga struttura nella Sibaritide l’iter è già abbastanza avanzato.
Dal canto suo l’Associazione ha ribadito che problemi di questo od altro genere non possono pregiudicare i princìpi legislativi in tema di appalti e cioè rapidità, certezza dei tempi e dei relativi cronogrammi, adeguamenti tempestivi della progettazione in base alle nuove esigenze. Insomma ogni difficoltà non deve comportare, come è accaduto fino ad ora rinvii sine die ovvero oltre termini ragionevoli ed equilibrati. Da questo punto di vista i dieci anni trascorsi dal finanziamento rappresentano uno scandalo politico, tecnico ed amministrativo che non fa onore a nessuno degli organismi preposti alla realizzazione dell’Ospedale.
L’Associazione ha comunque apprezzato l’invito della Regione ad incontrarsi di nuovo in febbraio e cioè alla fine degli accertamenti geognostici perché a quel momento sarà possibile definire un cronogramma aggiornato e definitivo sulla data della consegna lavori ed iter successivo.