Padre Melania: “Tanta rabbia, siamo in alto mare”
redazione | Il 25, Mag 2011
“Salvatore? Fiducia affievolita, rapporti per piccola Vittoria”
Padre Melania: “Tanta rabbia, siamo in alto mare”
“Salvatore? Fiducia affievolita, rapporti per piccola Vittoria”
NAPOLI – La rabbia c’e’, e si sente. Gennaro Rea, il papa’ di Melania, oggi, come tutti i giorni, insieme a sua moglie Vittoria, e’ andato al cimitero di Somma Vesuviana (Napoli). Oggi, pero’, e’ un giorno ancora piu’ doloroso, se e’ possibile. Perche’ Melania avrebbe compiuto 29 anni. Ed invece e’ morta, ammazzata. Ad oggi senza ancora un perche’. I suoi compleanni, Melania, li trascorreva sempre con i suoi genitori, ”o veniva lei qui a Somma o andavamo noi da lei. Di sicuro stavamo sempre insieme”, racconta all’ANSA il papa’ Gennaro. Se fosse viva ”le avrei regalato tutto quello che voleva”. Ed invece ”sono stato sulla sua tomba, come faccio ogni giorno. Le ho portato dei fiori, le ho parlato un po’, le ho detto che mi manca e che avra’ giustizia”. Giustizia e’ una parola che pesa sempre di piu’ sulla vita della famiglia Rea, ”perche’ non arriva ancora” e perche’ ”l’attesa e’ sempre piu’ snervante”. Gennaro, ex militare, mantiene sempre il controllo. Pero’, oggi, ammette: ”Se fosse per me avrei fatto altro”. E il riferimento e’ alle indagini in corso. Non scende nei dettagli, ”me lo tengo per me e, poi, non spetta a me dirlo”. Ma, aggiunge, ”gli addetti ai lavori dicono sempre che un corpo in due-tre giorni parla. Ed, invece, noi siamo in alto mare”. Il corpo senza vita di Melania fu ritrovato lo scorso 20 aprile, a Ripe di Civitella (Teramo). Gennaro parla anche della nipotina, la piccola Vittoria, ”quando sta con noi sta benissimo”. E, poi, di Salvatore. Dopo le troppe storie di tradimenti, di dubbi e sospetti, la fiducia ”e’ affievolita”. Ma c’e’, comunque, ”la normalita’ dei rapporti”. ”Normalita’ tra virgolette”, dice fermo Gennaro che aggiunge: ”Lo dobbiamo fare per forza, per la piccola Vittoria”. Non lo nomina neanche, Salvatore, quando spiega che stasera, alla fiaccolata, ”dice che viene, insieme ai suoi parenti”. Intanto, Gennaro e la moglie Vittoria chiedono solo una cosa: ”La verita’ sulla morte di nostra figlia. E la giustizia, perche’ ogni giorno che passa diventa piu’ difficile”.
FIACCOLATA PER OTTENERE GIUSTIZIA E VERITA’ – “Nessuno dimenticherà il tuo sorriso”: è così, con questa scritta su uno striscione dove c’é anche la foto di Melania, che, a Somma Vesuviana, è partita la fiaccolata in ricordo della giovane uccisa in provincia di Teramo. Tantissimi, nonostante la forte pioggia, hanno preso parte al corteo nelle strade del paese. Bimbi in prima fila, con palloncini bianchi in mano, e anche con uno rosa, a forma di cuore, dove c’é scritto “ciao mamma”. Prima della fiaccolata, nella chiesa di S. Maria del Pozzo gremita, si è svolta una cerimonia religiosa alla presenza dei genitori di Melania, Vittoria e Gennaro, del fratello Michele, e anche del marito Salvatore Parolisi. Nonostante fossero seduti tutti vicini – i Rea al primo banco, Salvatore dietro di loro – l’atmosfera è apparsa abbastanza tesa. Si sono scambiati il segno della pace, hanno preso tutti la Comunione ma poi nessun contatto tra le due famiglie. Nessuna dichiarazione da parte di Salvatore al termine della messa. La fiaccolata, organizzata nel giorno del 29.mo compleanno della giovane, è iniziata con un minuto di silenzio. “Lo abbiamo fatto per ricordare lei e tutte le altre vittime di una violenza così brutale – hanno detto gli amici – per avere giustizia e verità”.
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