Palizzi, ridotto in fin di vita per aver rubato due bottiglie Un cittadino indiano pestato a sangue dopo aver rubato due bottiglie di superalcolici in un locale. Arrestati dai Carabinieri i presunti autori della violenta aggressione
Nella serata del 9 agosto, a Palizzi Marina, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bianco e quelli della Stazione di Palizzi hanno arrestato due studenti universitari entrambi originari di Palizzi. I due giovani, Antonino Sgrò (cl. 1983) e Giuseppe Cara (cl. 1991), sono stati fermati con l’accusa di tentato omicidio, sequestro di persona, rapina, abbandono di persone incapaci ed omissione di soccorso.
Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, nel tardo pomeriggio di sabato 8 agosto, i due giovani avrebbero costretto un cittadino indiano 40enne del luogo a seguirli all’interno del magazzino di un noto locale della movida palizzese e dal quale era sospettato di aver rubato precedentemente due bottiglie di superalcolici. All’interno del locale, il più grande dei due, Antonino Sgrò, alla presenza inerme di Giuseppe Cara, ha iniziato ad inveire contro l’indiano, colpendolo ripetutamente con calci e pugni in più parti del corpo, abbandonandolo agonizzante in un terreno poco distante, dopo averlo privato del proprio telefono cellulare, gettandolo in mare. Nonostante le gravi lesioni patite, l’indiano è riuscito a raggiungere, solo nella tarda mattinata di domenica, l’abitazione ove risiede con la compagna che, constatato il precario stato di salute in cui versava il suo convivente, ha immediatamente contattato il 112. Dopo l’intervento dei Carabinieri, la vittima dell’aggressione è stata trasportata presso l’ospedale civile di Locri dove tutt’ora si trova ricoverato, in pericolo di vita, per le gravi lesioni riportate al rene, alle costole e alla testa (in particolare, sono state diagnosticate: “rottura del rene destro da trauma addominale, fratture costali multiple da trauma toracico, frattura processo trasverso l1-ll3, emorragia celebrale”).