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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 02 DICEMBRE 2024

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Palmi, conclusa la campagna sociale contro il bullismo Il progetto promosso dall'Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia ha visto anche la realizzazione di un cortometraggio

Palmi, conclusa la campagna sociale contro il bullismo Il progetto promosso dall'Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia ha visto anche la realizzazione di un cortometraggio
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di Domenico Latino

PALMI – Si è conclusa venerdì scorso la campagna di comunicazione sociale contro il bullismo promossa dalla sezione territoriale dell’Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia, presieduto dall’avv. Giovanna Cartisano, in occasione della giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e rivolta alle classi quinte delle scuole primarie palmesi. Tra le autorità civili e religiose che hanno preso parte alla manifestazione, erano presenti il sindaco, Giovanni Barone; l’assessore alle Politiche del Welfare, Antonietta Gagliostro; Maria Rosaria Garipoli, capo del settore Pubblica Istruzione e Cultura; Esterita Meduri, dei Servizi Sociali e don Pasquale Pentimalli, parroco della chiesa Santa Famiglia. In apertura dei lavori, Giovanna Cartisano ha illustrato ai presenti il percorso educativo e di formazione rientrante nell’ambito del progetto “Genitori e Figli: l’importanza del dialogo” che ha previsto la realizzazione di un cortometraggio ispirato ad una storia di bullismo realmente accaduta qualche anno fa in una scuola della città. Ai fini della ricostruzione della vicenda, si è rilevata preziosa la collaborazione di Graziella De Maria, laureata in scienze e tecniche psicologiche. Attraverso la messa in scena della storia di un bimbo vittima di atti di prepotenza, l’associazione ha voluto illustrare l’importanza della comunicazione familiare come possibile soluzione per combattere la violenza fisica e/o verbale. La regia è stata curata da Sabrina Esposito, presidente dell’associazione culturale “Proagòn”.  Protagonisti del filmato sono stati giovani attori delle scuole primarie e secondarie di  Palmi (Giuseppe Calogero, Vincenzo Calogero, Antonino Gioffrè, Vincenzo Borgese, Luca Pilello, Marco Belloni, Claudia Calabria, Flavia Faraone, Chiara Cannella,  Rosa Gullo, Carmine Gullo, Sofia Pardeo e Carmine Surace). Hanno altresì  partecipato Sabrina Esposito, Andrea Militano e Mario Augimeri. Attraverso questa iniziativa, l’associazione ha voluto trasmettere agli alunni, agli insegnati, agli educatori ed ai genitori, messaggi di coesione e solidarietà sociale. L’obiettivo è stato quello di stimolare la presa di coscienza del fenomeno così preoccupante e in espansione con un approccio “leggero” ma allo stesso tempo incisivo. Il bullismo è infatti una piaga sociale di cui si parla troppo poco, frutto di ignoranza e di pregiudizio che si nutre dell’incapacità di comunicare. Un triangolo difficile tra ragazzi, scuola e genitori. La campagna di sensibilizzazione si è aperta con la favola “Alice nel paese dei Diritti dei bambini”, raccontata da Cartisano che ha coordinato l’intera manifestazione. Le varie descrizioni del bullo, degli assistenti, della vittima sono state trattate da Graziella De Maria. Prova tangibile di come l’iniziativa abbia sortito i risultati attesi, deriva dal fatto che gli alunni hanno partecipato attivamente al percorso con poesie, filastrocche e disegni per dire “STOP al bullismo”. Particolarmente emozionante è stato l’intervento dell’alunno G.C. della classe quinta D della scuola primaria De Zerbi (guidata dall’insegnante Carmela Mauro) che, nel presentare il suo lavoro, ha dichiarato di essere stato vittima di atti di prepotenza spiegando che il suo disegno “è diviso in due parti. La parte scura rappresenta il bullismo che è la forza motrice della rabbia, dei problemi e della frustrazione.  La parte colorata rappresenta la gioia che dovrebbe esserci ogni giorno”. Il bimbo dopo averlo illustrato ha invitato i coetanei presenti in sala a non commettere atti di bullismo: “non si insulta, non si picchia, non si tratta male, – queste le sue parole – perché tutto questo può sconvolgere un bambino dall’inizio fino alla fine”. Una testimonianza di grande coraggio che ha suscitato tenerezza e commozione da parte dell’assemblea. L’associazione si propone di organizzare nei prossimi mesi altri percorsi educativi – formativi sulla medesima tematica.