di Nelly Dogali
A Palmi c’è un luogo magico. Un posto che lo scrittore Leonida Repaci considerava “il paradiso in Terra”: Villa Petrosa, la casa nella quale lo scrittore ha vissuto gli ultimi anni della sua vita e nella quale ha trovato ispirazione per le sue opere. La villa che poi è stata donata da Repaci al Comune di Palmi perché la valorizzasse e servisse da fonte d’ispirazione a chiunque volesse visitarla.
In realtà, il luogo, nonostante sia molto amato dagli abitanti di Palmi e dintorni, è stato abbandonato all’incuria per moltissimo tempo. Ma la storia della villa di Repaci sembra essere arrivata ad una svolta: l’amministrazione comunale ha deciso di affidare la gestione di villa Petrosa alle associazioni che vorranno occuparsi del suo sviluppo e della sua promozione. Il progetto prevede di raggiungere obiettivi fondamentali per la sopravvivenza della Petrosa: sono previsti il mantenimento, la valorizzazione e la promozione dei posti più amati del complesso culturale, cioè l’abitazione, la casa del custode, l’orto, il giardino, l’oliveto, il vecchio castello e la famosissima guardiola ormai entrata nel cuore di abitanti del luogo e turisti.
L’obiettivo finale del progetto, al quale si sono dedicati con impegno il sindaco Ranuccio e l’assessorato alla cultura, è realizzare un polo attorno al quale il paesaggio possa legarsi al turismo e alla cultura: come avrebbe voluto Repaci, il luogo sarà uno strumento per diffondere i valori culturali e generare collaborazioni e circolo di nuove idee. A questo fine, l’amministrazione ha incentivato a farsi avanti chiunque abbia voglia di collaborare e trovare insieme agli altri volontari idee innovative per valorizzare il progetto. Dopo trent’anni di inattività, Villa Petrosa vivrà di nuovo di nuove idee e continuerà ad ispirare chiunque vorrà visitarla.