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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

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Palmi orfana del suo teatro, dopo ben 27 stagioni Editoriale di Caterina Sorbara

Palmi orfana del suo teatro, dopo ben 27 stagioni Editoriale di Caterina Sorbara
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Nonostante questi giorni di caldo sole, l’estate è ormai finita.

Presto l’autunno porterà via la luce, il calore, gli ombrelloni, la musica e l’allegria; elementi che caratterizzano l’estate, rendendola speciale.

Purtroppo, quest’anno, non porterà via la magia della stagione teatrale palmese, che per ben 27 estati, prima nel cortile della Scuola Primaria De Zerbi e poi all’Anfiteatro di Località Motta, ha regalato attimi di intense emozioni, indimenticabili.

Non potrà portarla via, perché, non c’è stata!

Per me l’estate senza la stagione teatrale palmese, non è estate!

Quest’anno mi è mancata da morire. Mi è mancata quella magia, quelle intense emozioni, quel tocco raffinato di cultura, che solo il teatro sa regalare.

Il teatro è vita, amore, passione. Nel teatro possiamo riconoscere le nostre debolezze, i nostri vizi, le nostre virtù.

In fondo, come diceva William Shakespeare, la vita stessa è un palcoscenico, dove ognuno di noi recita la sua parte.

Il grande Eduardo De Filippo diceva:”Fino a quando esisterà un filo d’erba vero  sulla terra, ci sarà un filo d’erba finto sul palcoscenico”.

All’Anfiteatro di Località Motta, le emozioni sono ancora più forti, perché alla bravura degli attori si unisce la bellezza del luogo, l’affaccio sul mare, la luna che si erge superba sul monte Sant’Elia, le stelle e un’orgia di profumi che accarezza l’aria.

Un posto così bello che quest’anno è stato protagonista  disaggi di danza delle scuole palmesi, di uno spettacolo di una compagnia amatoriale e della “Notte dei Sospiri”.

Oltre a provare tristezza, provo tanta rabbia, perché palmi è la seconda città della provincia di Reggio Calabria, culla di cultura per eccellenza (Cilea, Repaci, Manfroce e tanti altri) e, mentre sulla zona jonica e a Catona la stagione teatrale è proseguita come di consueto a Palmi si è bloccata.

27 stagioni da sogno e… dopo il nulla.

Il mio augurio è che la prossima estate, la magia del teatro possa di nuovo avvolgere l’Anfiteatro di Località Motta. Possano ritornare i grandi attori, le grandi compagnie.

Come dimenticare Giorgio Albertazzi, Monica Guerritore, Peppe Barra, Michele Placido, Anna Maria De Luca e tutti gli attori che per ben 27 estati, hanno accarezzato la mia anima, facendomi sognare.

Dedico questa mia breve riflessione a una ragazza di Palmi, Rosa Melissari. Con lei un tempo  ho condiviso l’amore per il teatro.

Lei troppo sensibile, troppo pura, per questo mondo spesso popolato di “rospi”, costellato di cattiverie gratuite.

Tempo fa ho saputo che ci ha lasciati, per un mondo forse migliore.

Ho sofferto pensando ai suoi occhi belli e tristi che si illuminavano di luce, quando gli attori recitavano.

Dedico a lei questi brevi pensieri, annegati nell’azzurro del mare che  dall’affaccio di località Motta è ancora più azzurro, cullati dalla tristezza, ma confortati dalla speranza.

La speranza di un futuro migliore, per la piana del Tauro, per la Calabria, per il teatro.

(Ciao Rosa. Tvb)