di Giuseppe Campisi
Palmi – “L’amore impossibile di Maria Spinelli e Giambattista Pergolesi” rivivrà sul palcoscenico dell’auditorium palmese della Casa della Cultura il prossimo 12 novembre alle ore 18 per iniziativa degli Amici della Musica Nicola Antonio Manfroce in stretta collaborazione con il Conservatorio Francesco Cilea di Reggio Calabria. Il quarto appuntamento della stagione concertistica palmese “Autunno in Jazz” nell’ambito della rassegna “Nel nome di Cilea” mette in scena la sconvolgente storia amorosa della giovane Maria Spinelli e del musicista Giambattista Pergolesi. Un amore impossibile ma dotato dei sentimenti più intensi e struggenti che una storia possa manifestare vieppiù rivissuti in chiave musicale ed entrata a pieno titolo nell’immaginario collettivo europeo come le più note tra Abelardo ed Elisa, Tristano e Isotta o quella di Paolo e Francesca. Continua così il grande sforzo di produzione culturale dell’Associazione Amici della Musica che da oltre quarant’anni opera al servizio del grande pubblico grazie al sostegno dello Stato e dei principali Enti locali con manifestazioni di alto contenuto qualitativo sotto la direzione artistica, sin dalla fondazione, del decano Antonio Gargano. Un cast d’eccezione di attori ed interpreti rigorosamente calabresi darà corpo alla performance accompagnati dal vivo dalla Piccola Ensemble del Conservatorio Francesco Cilea con Vittoria Caracciolo al pianoforte. Sul palcoscenico ci saranno, tra gli altri, la soprano Rosaria Buscemi, l’esperto violoncellista Jacopo di Tonno, la giovanissima narratrice Grazia Costantino e Vladimiro Maisano anch’egli narratore, la brillante giovane attrice Federica Montanelli nel ruolo di Maria Spinelli, l’attore Francesco Aiello che reciterà il ruolo del co-protagonista Giambattista Pergolesi, Daniela D’Agostino come Isabella Spinelli, l’attrice e regista Marisa Casciaro come Suor Serafina Spinelli ed il ventiquattrenne Antonio Ferraro nella parte di Gian Battista Spinelli. Il racconto tratta di una storia del 1735 riportata da Francesco Florimo e adattata per l’occasione dallo scrittore seminarese Santo Gioffrè. Nel contesto sarà eseguita, per la prima volta in tempi moderni, una trascrizione del grande compositore Francesco Cilea del Concerto per violoncello e archi di Leonardo Leo del 1932.