PALMI – Si è aperta, ieri, l’era Ranuccio con l’ufficialità del primo consiglio comunale. In una sala consiliare gremitissima per la prima del civico consesso, l’emozione degli esordienti, la gran parte di loro sono alla prima esperienza politica, è stata rotta dall’inno nazionale lanciato dal consigliere anziano Lillo Galletta che in veste di presidente del civico consesso ha esordito con un breve saluto a tutti i presenti.

Prima di passare ai setti punti dell’ordine del giorno, battute al vetriolo tra il candidato a sindaco Francesco Trentinella e il sindaco Giuseppe Ranuccio. Il primo, nel prendere la parola, ha accusato Ranuccio di essere «vile» e «codardo» perché nell’ultimo comizio prima del ballottaggio, «sapendo che non potevo replicare – osserva Trentinella – mi ha attaccato pesantemente». Una critica che a Ranuccio non è proprio piaciuta. Scorie da campagna elettorale respinte dal primo cittadino, «evidentemente – afferma – a qualcuno non è ancora andata giù la sconfitta elettorale. Mi sono limitato a fare politica alla luce del sole, in piazza mentre qualcuno le critiche li faceva dentro le case quando si andava a cercare i voti».

Prima dell’elezione del presidente del consiglio sono arrivati gli interventi di Andrea Mauro e Giuseppe Magazzù per la maggioranza; il lungo passaggio del consigliere di minoranza Antonino Ranadazzo, il saluto di Mimma di Certo e gli interventi degli altri candidati a sindaco: Silvana Misale e Pino d’Ippolito. Il 26enne Salvatore Celi è stato eletto presidente all’unanimità e lo stesso è toccato per l’elezione del vice l’avvocato Misale eletta sempre all’unanimità. Poi hanno fatto seguito le surroghe dei due consiglieri chiamati in giunta: Sina Bruno (vicesindaco) e Alessia Avventuroso sostituite rispettivamente da Chiara Surace e Denise Iacovo. Presenti in aula gli ex sindaci di Palmi degli ultimi trent’anni.