Palmi, Rifondazione Comunista: “Salute? Diritto negato” Vengono commentate le vicende legate alla realizzazione del nuovo ospedale cittadino
Le continue polemiche che in questi anni, giustamente, vista la delicatezza del tema, hanno accompagnato le vicende legate alla realizzazione del nuovo ospedale di Palmi, dimostrano quanto sia difficile venire a capo ad una situazione che coinvolge punti di vista e interessi diversi. Rifondazione Comunista è sempre stata in prima linea nella difesa dell’ospedale “Pentimalli” di Palmi, opponendosi al percorso che ha portato alla chiusura progressiva dei reparti. Pur giudicando positivamente la realizzazione di un opera nuova, collocata in un’area più consona alla propria funzione, ciò che risulta poco comprensibile al cittadino, è l’attuale “vuoto sanitario” che stiamo vivendo. In attesa della realizzazione del nuovo presidio ospedaliero, infatti, i cittadini palmesi sono costretti tra mille difficoltà, a servirsi delle altre strutture presenti in provincia o in regione, se non addirittura in altre parti d’Italia. Non trascurabili sono i disagi economici, che certamente per la salute siamo tutti costretti e disposti ad affrontare fin dove possibile, ma, ciò che veramente è a rischio nei casi più urgenti, è la stessa vita. Dal punto di vista della logica e dell’interesse popolare, risulta difficile comprendere perché nell’attesa del compimento definitivo del nuovo ospedale, una struttura ampia e potenzialmente funzionante come quella di Via B. Buozzi debba rimanere quasi inutilizzata. La struttura infatti, in un sistema di servizio integrato con gli ospedali del comprensorio, sarebbe in grado di rispondere a buona parte di quel diritto alla salute ad oggi “sospeso”. Ci si augura che il nuovo policlinico cittadino possa vedere al più presto la luce, e che le attuali vicende inquietanti, che vedono i vertici Tecnis, società vincitrice dell’appalto, coinvolti nello scandalo ANAS, non siano d’ulteriore intralcio.
Francesco Stilo
(Dirigente Provinciale Rifondazione Comunista)