Palmi, stalking e tentato omicidio ex moglie: condannato L'uomo si è reso inoltre responsabile del reato di sottrazione di minori
In un momento in cui si pone l’attenzione sui fenomeni frequenti e complessi di violenza sulle donne, non può sottacersi la vittoria della giustizia arrivata nel processo penale che si è concluso, lo scorso novembre dinanzi al Tribunale Penale di Palmi Sezione Gip/Gup, con la condanna, alla pena di sei anni e sei mesi di reclusione oltre al risarcimento del danno patito dalla parte offesa, di A. H. per i reati di stalking, sottrazione di minori e tentato omicidio, nei confronti dell’ex moglie R. I.
Si è risolta così, con questo rilevantissimo passaggio, la vicenda di una donna sottoposta per lunghissimi anni ad ogni tipo di violenza, fisica e psicologica, da parte dell’ex marito, come lei, di nazionalità marocchina. Quest’ultimo, dopo aver attentato alla vita dell’ex moglie, cercando di strangolarla nell’androne del palazzo dove risiedeva, ha portato con se le figlie in Marocco impedendo alla madre di poterle riabbracciare. Ma la tenace mamma non si è mai arresa incontrando sulla sua strada un’altra donna altrettanto determinata a fare giustizia, l’avvocato Leda Badolati, che, con il suo lavoro intenso e appassionato, svolto in sinergia con l’imprescindibile e meritorio ruolo delle Forze dell’Ordine e della Magistratura, è riuscita nell’intento di riportare due bambine piccole alla propria madre e far cessare in via definitiva una situazione di violenza su una donna che altra colpa non ha avuto se non quella di accettare un matrimonio in giovanissima età e sottostare a logiche abusanti, al solo fine di proteggere le figlie minori.
La battaglia giudiziaria, diretta a porre fine al calvario patito da questa giovane donna marocchina, non è ancora finita, in quanto, è pendente altro procedi-mento penale presso il Tribunale Penale di Palmi, che vede alla sbarra A. H. chiamato questa volta a rispondere di tutti i maltrattamenti in famiglia perpetrati in danno della sig.ra I.R., durante gli anni di convivenza con il marito. In tale procedimento le ragioni della parte civile sono affidate al patrocinio dall’avv. Roberto Palmisano. I casi di violenza sulle donne, soprattutto in famiglia, sono sempre in maggiore aumento e, purtroppo, sempre meno donne, per forma mentis, per cultura, per paura o per vergogna, non denunciano l’accaduto. La storia della giovane donna marocchina va raccontata affinché costituisca l’opportunità per altre donne di poter trovare il coraggio di denunciare i soprusi che silenziosamente subiscono e di sapere che una volta fatto il primo passo non sono sole ma c’è una fitta rete pronta a proteggerle e a guidarle, attraverso il trionfo della Giustizia, verso un completo riscatto e una totale e vera emancipazione.