Panchine gialle per chi fa l’autostop L’idea da importare da Lugano a Roma
Il bus non passa? C’è sempre l’autostop. E da oggi a Lugano ci sono anche le “panchine condivise”. Appositamente pensate per chi cerca un passaggio in auto, complementari al trasporto pubblico. Il progetto è nato da un’idea della Commissione di quartiere della città di Lugano, a cui il Municipio ha concesso gli spazi necessari. Le prime quattro panchine per autostoppisti, di colore rigorosamente giallo, sono comparse questa settimana nelle zone di Brè, Aldesago, Albonago e Cassarate, vicino ad altrettante fermate del bus.
In prossimità di ognuna sono stati installati anche degli appositi cartelli, con spiegazioni sul funzionamento del servizio. Una panchina è installata anche a Ruvigliana. Il progetto, ha fatto sapere la Commissione di quartiere nei mesi scorsi, prevede una fase di test per i prossimi sei mesi. Dopodiché, in base al responso della popolazione, si vedrà se estenderlo nel tempo e magari al resto della città.
Non sarà di certo il modo per risolvere il problema dei trasporti, sostiene Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [http://www.sportellodeidiritti.org/]”,ma si tratta di un elemento originale di arredo urbano. Le panchine scarseggiano, dunque, in città dove l’effetto ottenuto sarebbe almeno doppio: moltiplicare le rare sedute e offrire la possibilità a chiedere un passaggio per casa comodamente seduti. Un’iniziativa basata sulla fiducia e sul senso di responsabilità. Chi transita con la macchina potrà dare un passaggio a chi ne ha bisogno, e magari è anche un conoscente.