Panedigrano (AmoLamezia): “Cosa potrebbe nascondersi dietro le dimissioni di Scopelliti?”
redazione | Il 03, Apr 2014
Il sospetto è quello che il governatore miri ad aggirare la legge Severino
Panedigrano (AmoLamezia): “Cosa potrebbe nascondersi dietro le dimissioni di Scopelliti?”
Il sospetto è quello che il governatore miri ad aggirare la legge Severino
Riceviamo e pubblichiamo:
Ma quanta ipocrisia! Si può almeno sospettare che dietro la “corsa” del Governatore Scopelliti alle dimissioni non ci sia solo rispetto per la democrazia e la giustizia, ma, a pensar male, anche qualche legittimo interesse di imputato?
La legge Severino, votata anche da Berlusconi e soci, prevede che dopo la condanna in primo grado il Governo provveda soltanto a sospendere i Consiglieri Regionali, e non a dichiararli decaduti, in attesa che la sentenza passi in giudicato.
Si sa però che i giudizi in Italia vanno per le lunghe e, quindi, la stessa Legge Severino prevede che la sospensione in attesa della sentenza di appello non possa durare per più di 18 mesi e che dopo, in attesa della sentenza di cassazione, non possa durare per più di altri 12 mesi. Allora cosa succede? I giudici dell’appello e della cassazione sono costretti, per evitare che la sospensione si interrompa e il consigliere regionale condannato in primo grado torni tranquillamente a sedersi sui banchi del Consiglio Regionale, ad andare di corsa. Possono e devono privilegiare queste cause per fare in modo che le loro rispettive sentenze arrivino entro i 18 ed i 12 mesi. E i consiglieri regionali non possono nemmeno accusarli, come fa di continuo Berlusconi, che questa “fretta” nasconda un loro intento persecutorio.
Così stando le cose, e se lui risultasse davvero colpevole (mentre invece fino alla fine è un presunto innocente), Scopelliti nel giro di due anni e mezzo potrebbe avere una sentenza definitiva e, in un eventuale caso di condanna, finire in galera come il suo collega siciliano, Totò Cuffaro.
Se invece si dimette prima che arrivi la sospensione, questa sua stessa causa va per vie ordinarie e, se si fa anche eleggere al Parlamento Europeo, i tempi per avere una sentenza definitiva di sicuro si allungano non si sa di quanto. Nel frattempo già si parla di amnistia, ufficialmente per risolvere il sovraffollamento delle carceri, e i tempi per la prescrizione dei giudizi ha già provveduto a rinsecchirli Berlusconi.
È un “diritto” di ogni imputato anche quello di mirare alla prescrizione. Chiediamo solo che i cittadini sappiano sempre e per intero cosa bolle in pentola.
Per AmoLamezia
avv. Nicolino Panedigrano