Panedigrano replica a Speranza e Sel Tiene ancora banco la vicenda relativa alle donazioni alla Fondazione "Calabresi nel Mondo"
Una classica tecnica politica italiota costantemente usata ed abusata per sviare le domande è quella di spostare l’argomento su un altro problema. È quanto hanno fatto il Sindaco e Sel. Invece di chiarire ai cittadini i motivi per i quali Speranza si è tenuto in giunta due assessori, di cui uno addirittura con l’incarico di vicesindaco, che facevano consulenze con i nostri soldi (e quanti soldi!) all’on. Galati, Presidente della Fondazione Calabresi nel Mondo, si sposta il tiro su un assessore del PD per tentare di coinvolgere quel partito nella questione e mettere in campo un fatto che niente a che vedere col problema etico da me sollevato.
Mi dispiace, ma devo insistere, perché ritengo che nel centrosinistra la chiarezza e la trasparenza dovrebbero essere basilari e vorrei tanto che non si lasciassero vagare né delle mine e neanche delle ombre. E vorrei che finalmente Speranza facesse capire ai cittadini perché si è sfaldata la sua maggioranza e perché siamo arrivati al termine di due consiliature di sua amministrazione con i partiti di sinistra svuotati del loro ruolo e senza che in città sia leggibile un’area di centrosinistra.
Il redivivo segretario cittadino di SEL, invece, presto sarà chiamato in giudizio da Salvatore De Biase per violazione di copyright. Non sapendo come contestarmi, ha deciso di copiare parola per parola le sue abituali invettive di quando non ha argomenti e così lui gli chiederà i diritti d’autore.
Voglio rassicurarlo sulla mia carriera politica: faccio da sempre politica per servizio, con coerenza e chiarezza, ed oggi, in nome e per conto di tante associazioni civiche, porto avanti un progetto che spero venga condiviso dai cittadini che si recheranno a votare alle primarie.
Non cerco esposizioni ad ogni costo. E però non mi sono mai sottratto e mai nascosto sotto altri vessilli come ha fatto Sel durante ogni campagna elettorale. Quanto alle sconfitte elettorali, Crapis pensi a leccarsi le ferite del flop di Speranza dopo dieci anni di amministrazione del Comune, e quanto ai cambi di partito, quelli che a mia memoria lui ha cambiato son almeno sette, mentre io pur non militando più in partiti sono rimasto sempre legato ai miei ideali.
Infine, mi dispiace per lui, ma per me il fatto che l’amministrazione Speranza non abbia rubato e che sia stata contro la mafia lo considero un obbligo preliminare, del quale non è nemmeno il caso di continuare a menar vanto. Io, invece, sono stato candidato anche per coltivare l’ambizione di rafforzare l’area di sinistra, oggi inesistente e non certo per colpa mia.
Nicolino Panedigrano