Parco archeologico di Sibari, Pd Cassano: “Urge immediatamente un piano d’intervento”
redazione | Il 21, Gen 2013
“Occorre avviare la bonifica del sito archeologico per riportare di nuovo alla luce le vestigia di valore universale e operare, contestualmente alla bonifica, la definitiva messa in sicurezza del fiume Crati”
Parco archeologico di Sibari, Pd Cassano: “Urge immediatamente un piano d’intervento”
“Occorre avviare la bonifica del sito archeologico per riportare di nuovo alla luce le vestigia di valore universale e operare, contestualmente alla bonifica, la definitiva messa in sicurezza del fiume Crati”
Riceviamo e pubblichiamo:
A distanza di poche ore dallo straripamento del versante nord del fiume Crati che ha interamente sommerso con abnormi volumi di fango e detriti il Parco Archeologico di Sibari, i danni sono già ben visibili e sono ingentissimi.
Si è innanzi ad un vero e proprio disastro: mezzo secolo di costosa spesa pubblica che ha finanziato gli scavi, mezzo secolo di campagne di scavi condotte da archeologi di fama internazionale, con tutto il pregevole patrimonio culturale portato alla luce, sono stati cancellati in pochissime ore.
La politica (in questi giorni, per il vero, molto distratta dall’imminente campagna elettorale), le istituzioni, e tutte le autorità, a diverso titolo coinvolte e competenti, bisogna che prendano atto di questo disastro.
Deve prenderne atto chi è preposto sotto il profilo istituzionale alla salvaguardia e alla protezione dei beni culturali e, specie, chi ha competenza attribuita espressamente dalla legge ad intervenire per rendere sicuro e regolare il deflusso idraulico del Fiume Crati e definitiva la sua messa in sicurezza.
Negli ultimi anni Cassano e il suo territorio, per la mancata messa in sicurezza del Crati, hanno già amaramente sperimentato due disastri: questo attuale e gravissimo che venerdì u.s ha disastrato il sito archeologico e quello dell’allagamento dell’inverno 2008-2009 della popolosa frazione di Lattughelle, che dall’acqua si è vista occupare case e fondi agricoli coltivati, accusando pesanti danni alle già deboli economie private.
Ora, l’Amministrazione Comunale e l’Ente Provincia, quali enti del territorio, con il sostegno delle forze culturali e politiche cassanesi, sono responsabilmente chiamati a chiedere l’immediatezza l’attenzione e l’impegno del Ministero dei Beni Culturali e della Regione Calabria.
Urge immediatamente un piano d’intervento che abbia due obiettivi.
Il primo per la finalità di avviare la bonifica del sito archeologico per riportare di nuovo alla luce le vestigia di valore universale e renderle così fruibili al più presto possibile; il secondo per operare, contestualmente alla bonifica, la definitiva messa in sicurezza del fiume Crati.
Cassano attende il recupero e la definitiva conservazione di quel che rappresenta uno dei più importanti siti archeologici della civiltà classica mediterranea.
Luigi Adduci, Segretario PD Cassano Ionio