Parco Caserta, riaperto cantiere privato. La rabbia del Comitato "Riteniamo che la sola protesta sia destinata a restare sterile, mentre cercare di coinvolgere più persone possibile in una attività concreta di recupero e valorizzazione dei beni pubblici possa essere una strada efficace"
Lunedì 4 aprile la ferita già inferta al Parco Caserta con l’apertura di un cantiere privato all’interno dell’area da sempre facente parte del parco ha ripreso, purtroppo, a sanguinare: dopo alcuni mesi di interruzione dei lavori, difatti, il cemento ha ricominciato a colare coprendo erba ed alberi, alla faccia di tutti i bei discorsi che in questi mesi da più parti avevamo ascoltato.
Abbiamo atteso fino ad oggi per dire la nostra, perché scrivere sull’onda della rabbia e dell’amarezza provate sul momento avrebbe tolto chiarezza e lucidità al pensiero che intendiamo oggi esprimere, anche alla luce delle affermazioni letteralmente deliranti che ci è toccato sentire a proposito del nostro Comitato.
Rivendichiamo con orgoglio di avere intrapreso per primi la battaglia per l’integrità del Parco, portando alla luce manovre sotterranee, facendo emergere i gravi fatti che sono ora sotto gli occhi di tutti senza timore di esporci e nonostante tentativi evidenti da parte di alcune forze politiche ed alcuni mezzi di informazione di ignorare l’evidenza: ciò abbiamo fatto con forza e convinzione e senza fare sconti a nessuno, ricevendo appoggio e solidarietà da tanti cittadini ma solo da pochissimi partiti ed associazioni, svolgendo nel solo interesse della città un’attività trasparente e disinteressata, di cui andiamo fieri.
Tutto questo purtroppo è servito a poco, se è vero che nonostante tutte le parole spese (non sempre a proposito) da vari esponenti dell’Amministrazione Comunale, la trattativa per la compravendita di una vasta porzione di parco ad un privato è stata tranquillamente portata a termine (in maniera tutt’altro che limpida, per usare un eufemismo), e che nulla si è inteso fare per impedire la cementificazione e la sottrazione al godimento pubblico di un ulteriore parte dell’area verde: di questo il Sindaco e la Giunta non potranno che assumersi ogni responsabilità, avendo reso evidente con i loro concreti comportamenti che, in questa sfortunata città, gli interessi generali possono tranquillamente essere accantonati quando si tratta di favorire alcuni specifici interessi privati.
In questo quadro triste e desolante vediamo però un raggio di luce e speranza: come in tanti hanno sperimentato, da alcune settimane il parco è tornato ad essere pulito, agibile e frequentato. Questo è stato possibile perché il nostro Comitato, con l’aiuto di tanti volontari, ha deciso di non limitarsi alle parole e di rimboccarsi le maniche per dare un segnale concreto ai cittadini ed all’Amministrazione, dimostrando coi fatti cosa vuol dire tenere alla propria città ed impegnarsi concretamente per migliorarla, al contrario di quanti preferiscono fare sfoggio di indignazione e poi vivere tranquillamente nella sporcizia e nel degrado.
Neppure ci sogniamo di contestare la legittimità della protesta di alcuni gruppi di residenti contro l’inerzia del Comune: chi mai potrebbe dare loro torto? Molto semplicemente, preso atto della realtà (che, ripetiamo, abbiamo stigmatizzato per primi), riteniamo che la sola protesta sia destinata a restare sterile, mentre cercare di coinvolgere più persone possibile in una attività concreta di recupero e valorizzazione dei beni pubblici possa essere una strada efficace per ricostruire una coscienza civile e proteggere il Parco da ulteriori speculazioni.
Tanto chiarito, preferiamo non rispondere agli attacchi meschini che qualcuno ha ritenuto di rivolgerci, rigorosamente a mezzo stampa: a differenza di chi sente il bisogno di parlare di noi sciorinando falsità senza neppure averci mai incontrati e senza essere mai venuto a sporcarsi le mani sul campo, possiamo rivendicare con orgoglio un’attività trasparente, generosa e rigorosa a difesa del Parco e della legalità nella nostra città, che costituisce un biglietto da visita che non tutti possono vantare.
Certo, verrebbe da chiedersi dove fossero questi personaggi quando abbiamo sacrificato la nostra tranquillità personale ed il nostro tempo libero per combattere questa battaglia di civiltà e legalità, a beneficio esclusivo della città, contro la vendita in corso ed il cantiere aperto nel Parco, ed a chi giovi seminare zizzania e tentare di mettere in cattiva luce il bene che, in maniera del tutto disinteressata, fino ad oggi è stato fatto: ma sarebbero domande puramente retoriche, essendo evidente che chi cerca di dividere, dove sarebbe necessario unire, ha probabilmente interessi molto diversi da quelli comuni.
Per questo oggi più che mai rivolgiamo un appello ai cittadini di buona volontà: uscite di casa, venite a trovarci, parlate con noi e, se condividete i nostri scopi ed i nostri metodi, non lasciateci soli e partecipate attivamente alla salvaguardia del bene comune! Domani pomeriggio dalle 14.30 ci troverete al Parco per la consueta pulizia settimanale, mentre domenica mattina, dalle 11 in poi, sperando in una bella giornata di sole, ci dedicheremo ai bambini che vorranno venire a godersi il verde con noi, organizzando dei piccoli laboratori artistici oltre ai giochi nel parco a cura dei ragazzi di Joy’s Animation.
Il Comitato per la Salvaguardia dell’Area di Parco Caserta