Parentela: «Delrio ci spieghi i crolli sulla 106 a tre anni dall’inaugurazione» Il deputato del Movimento Cinque Stelle chiede spiegazioni per i cedimenti del manto stradale avvenuti tra Squillace e Catanzaro sulla S.S. 106
«Il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio ci spieghi come sia possibile che la nuova SS 106 nel tratto tra Squillace e Simeri Crichi (CZ) subisca già dei crolli a soli tre anni dall’inaugurazione». Lo afferma il deputato M5S Paolo Parentela, dopo aver presentato un’interrogazione parlamentare sulla vicenda. Parentela aggiunge: «Ci risulta che la commissione esaminatrice nel 2004 aveva bocciato il progetto della variante, ma Anas Spa ha ritenuto comunque di promuoverlo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e si ripercuotono sulle tasche dei cittadini, che sono costretti a pagare più del doppio dei costi previsti, per rimediare agli errori di progettazione che, comunque, erano stati puntualmente segnalati».
«È inammissibile – continua il parlamentare pentastellato – che per risparmiare sui lavori di costruzione, si utilizzino materiali inadatti per dare vita a strade e viadotti. A quanto pare per costruire la nuova S.S. 106 sarebbero stati utilizzati gli stessi materiali dei viadotti crollati in Sicilia qualche giorno fa. A farne le spese sono i cittadini, che soffrono l’inefficienza delle infrastrutture».
Parentela conclude: «La modernizzazione e la messa in sicurezza della Statale 106, denominata anche strada della morte per le vittime che ha causato finora, è di importanza strategica per la fascia ionica calabrese, che soffre l’assenza di infrastrutture che consentano trasporti efficienti sull’asse Reggio Calabria – Taranto, sia per ciò che concerne il trasporto su gomma che quello ferrato. La nuova 106 deve essere completata in fretta, ma ciò non giustifica il menefreghismo di chi gioca ancora con la sicurezza de cittadini, spendendo male i soldi della collettività».