Parentela: «Le istituzioni ringrazino chi denuncia» Il parlamentare del Movimento 5 stelle ha commentato in conferenza stampa il caso della discarica fantasma di Borgia
«La discarica fantasma di Borgia (CZ) è solo un esempio emblematico della situazione disastrosa in cui versa la Calabria, vittima prescelta dalla ‘ndrangheta per il traffico illecito di rifiuti». Lo afferma il deputato M5s Paolo Parentela, durante la conferenza stampa di stamattina sulla discarica fantasma di Borgia. «Paiono palesi – aggiunge – le contraddizioni del Sindaco di Borgia Francesco Fusto, che sembra non conoscere i rifiuti giudicati come pericolosi. Aldilà della portata della discarica fantasma, le istituzioni dovrebbero ringraziare chi ha il coraggio di denunciare supposti reati ambientali. Il Sindaco ci dica qualcosa anche sulla cava abusiva che c’è su quello stesso terreno, che da quanto ne sappiamo è sottoposto a vincolo per il dissesto idrogeologico». Il Cinque Stelle continua: «Non ci piace affatto il silenzio assordante dell’Assessore regionale all’ambiente Antonella Rizzo, che dovrebbe farci conoscere le intenzioni della Regione Calabria sulla discarica fantasma di Borgia. Vorremmo sentire dalla sua voce quali compiti sono stati assegnati all’Arpacal e se l’ente regionale è capace di mappare, monitorare e bonificare i territori a rischio. Non sappiamo cosa stia facendo la Regione per contrastare il traffico illecito di rifiuti in Calabria, né se qualcosa si è mosso per la bonifica delle 43 discariche abusive in Calabria accertate e sottoposte a procedura di infrazione da parte dell’UE».
Parentela conclude presentando le proposte del M5s per risolvere il problema: «Mappatura, monitoraggio e bonifica delle discariche abusive. Con soli centomila euro la Regione Calabria può comprare cinque droni ad alta tecnologia, capaci di mappare e monitorare i territori dove si presume siano presenti discariche abusive. Necessaria anche l’istituzione del registro tumori e del registro epidemiologico, per conoscere i rischi concreti che corrono i cittadini ed adottare le necessarie contromisure. La Calabria è terra di agricoltura e turismo, non si può lasciare che venga inquinata senza che le istituzioni intervengano».