Parentela (M5S), Arcea, “l’Agenzia rischia di perdere il riconoscimento di organismo pagatore” Che cosa ne sa l'assessore regionale Gianluca Gallo, che cosa ne pensa? Queste tre risorse umane sono state rimpiazzate oppure no?
«Ancora una volta Arcea subisce una riduzione di organico, nello specifico con due comandi e una mobilità di propri dipendenti, disposti di recente. Che cosa ne sa l’assessore regionale Gianluca Gallo, che cosa ne pensa? Queste tre risorse umane sono state rimpiazzate oppure no? Come e quando, all’occorrenza, verranno sostituite?». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Paolo Parentela, che alla Camera siede in commissione Agricoltura. «Da tempo – rammenta il deputato del Movimento 5 Stelle – ho posto l’accento sull’esiguità del personale di Arcea, in considerazione del fatto che in base alla relativa dotazione, come avevo già ricordato in apposito atto parlamentare, la stessa Agenzia potrebbe mantenere o perdere il riconoscimento di organismo regionale per l’erogazione delle risorse destinate all’agricoltura, conferito nel 2009 dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Chiedo allora all’assessore Gallo – prosegue il deputato – come pensa che si possa garantire, allo stato, il buon funzionamento di Arcea e in che modo si stiano affrontando i risaputi problemi di personale dell’ente, già presenti in passato, per esempio quando l’allora commissario Maurizio Nicolai, oggi a capo del dipartimento regionale Programmazione, autorizzava trasferimenti di personale che invece serviva ad assicurarne la sopravvivenza». «Domando infine – conclude Parentela – come mai non siano pubblicati gli atti relativi all’attività di Arcea, che invece compaiono in un elenco asettico che ne riporta soltanto tipologia, data e oggetto, in aperto contrasto con la legge sulla trasparenza. L’amministrazione regionale, retta provvisoriamente da Nino Spirlì, deve fornire precisi elementi e segnali di chiarezza, soprattutto in considerazione delle vicine, nuove elezioni, fissate per il prossimo 14 febbraio».