Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 02 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Parentela (M5s) interroga Galletti su depuratore Bovalino "Risolvere con urgenza le criticità della struttura"

Parentela (M5s) interroga Galletti su depuratore Bovalino "Risolvere con urgenza le criticità della struttura"
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

«Il governo agisca con urgenza per risolvere le criticità del depuratore consortile di Bianco, Bovalino, Casignana e Benestare (RC)». È quanto afferma il deputato M5s Paolo Parentela, che ha interrogato sulla vicenda il Ministro dell’ambiente Galletti.

«Con la stagione estiva ormai alla porte – aggiunge il Cinque Stelle – l’annosa vicenda legata al depuratore recentemente posto sotto sequestro dalla magistratura, deve trovare una soluzione immediata e definitiva. Non è possibile che ogni mese vengano smaltiti in mare oltre 3 milioni di liquami non depurati. Di questo passo l’ecosistema, la salute dei cittadini e di conseguenza la vocazione turistica dei comuni interessati sarà definitivamente compromessa nel giro di pochi anni».

«Al Ministro – spiega Parentela – ho chiesto di monitorare i livelli di inquinamento marini e torrentizi e di avviare dei controlli più stringenti sulla gestione degli impianti di depurazione in Calabria, a fronte dei numerosi illeciti portati alla luce in questi anni dai carabinieri del NOE e dalle altre forze dell’ordine, ipotizzando anche un’iniziativa normativa volta al rafforzamento dei controlli, nell’ambito del sistema delle agenzie per la protezione dell’ambiente».

Il parlamentare continua: «Nel 2003 è stato costruito un depuratore palesemente sottodimensionato incapace di gestire le esigenze dei comuni che dovrebbe servire. A questo si aggiunge il malfunzionamento delle pompe di sollevamento, che dovrebbero portare i liquami da Bovalino al depuratore, situato nel comune di Bianco. In pratica, insieme ai liquami, sono stati buttati a mare i 9 milioni di euro serviti per costruire il depuratore ed altri ingenti somme spese per una manutenzione ordinaria che non ha mai risolto i problemi della struttura».

«L’emergenza depurazione in Calabria – conclude Parentela – sembra non avere mai fine. Mentre l’Europa ci sanziona con la procedura d’infrazione sulla mala depurazione, la nostra Regione e il governo Renzi continuano a restare inermi di fronte a quella che a breve si tradurrà in un vero e proprio disastro per l’ambiente ed il turismo».