Partito Comunista, Calabria, esposto contro la campagna pubblicitaria del vicepresidente Spirlì A seguito della mancanza di risposte e del silenzio, ingiustificato e imbarazzante, delle Istituzioni politiche regionali sulla scandalosa campagna pubblicitaria in oggetto
Il Partito Comunista della Calabria
A SEGUITO della mancanza di risposte e del silenzio, ingiustificato e imbarazzante, delle Istituzioni politiche regionali sulla scandalosa campagna pubblicitaria in oggetto, che vede accomunati il simbolo ufficiale della Regione Calabria con quello del partito Lega (quest’ultimo più grande e vistoso del primo);
CONSIDERATO che è la prima volta che si vede abbinare un simbolo di partito a quello di un’Istituzione;
CONSIDERATO che un’Istituzione pubblica, prima di accomunare il proprio simbolo con quello di altro soggetto deve, obbligatoriamente, motivarne l’atto con apposita Delibera degli organi esecutivi ed allegarne i pareri tecnici favorevoli;
CONSIDERATO che un iter diverso o forzato possa anche costituire ipotesi di reato;
CONSIDERATO, altresì, che non si conosce chi abbia finanziato la detta campagna e a che titolo, e che anche in ciò possano essere ravvisati ipotesi di reato
CHIEDE
che la Magistratura, per le competenze su quanto sopra descritto, faccia luce sulla vicenda per verificare la sussistenza o meno di ipotesi di reato nella vicenda su esposta e punire eventuali trasgressioni, così da prevenire il reiterarsi di eventuali altri comportamenti illegittimi.