Partito da Mormanno il workshop dei geoparchi Unescu Occhi puntati sulle bellezze del Pollino
Inizio in grande stile per l’8ª edizione del Workshop italiano Geoparchi Mondiali Unesco. Nel cine – teatro comunale di Mormanno stamane è stato il Presidente Domenico
Pappaterra a dare ufficialmente il via alla tre giorni di studi e confronto che vede
il Parco del Pollino capitale della geologia nazionale.
Delegati di tutti i Geoparchi italiani ed i rappresentanti degli ordini professionali
dei geologi calabresi e lucani si sono radunati dalla prima mattina per dare il via
alle sessioni di confronto che si alterneranno con le visite guidate sul campo per
ammirare da vicino i geositi che sono valsi la candidatura e l’inserimento del
Parco del Pollino nella rete internazionale dell’Unesco.
Ospite d’onore della prima giornata di lavori Nikolas Zouros, presidente della
rete mondiale dei Geoparchi, il quale ha sottolineato nel suo intervento che nel
mondo esistono 120 Geoparchi che lavorano «non solo per la tutela geologica del
territorio ma di tutti quei siti culturali che ne fanno parte al fine di sviluppare
il territorio stesso anche nell’ambito dell’economia del turismo . Ad esempio
in Cina ci sono circa 10 milioni di visitatori l’anno per ogni Geoparco». La forza
della rete globale dei Geoparchi sta nel promuovere non solo un territorio ma tutta
la squadra dei sito geologici del mondo come «strumento per lo sviluppo territoriale»
che lavorano in parallelo per la «protezione e gestione del patrimonio geologico,
l’educazione e lo sviluppo sostenibile. Entrare nella rete globale – ha continuato
il numero uno dei Geoparchi mondiali – è l’inizio di un percorso per poter lavorare
insieme pnel gestire un territorio in modo ancor più qualificato e far vedere i
tesori nascosti che sono presenti nella rete in tutto il mondo».
Nel corso della prima sessione di lavori, Giampiero Sammuri , Presidente Nazionale
della Federparchi, intervenendo alla tavola rotonda di Mormanno – moderata da Aniello
Aloia, coordinatore Comitato Nazionale Geoparchi Globali Unesco – ha snocciolato
i dati dell’organismo che raggruppa tutti i parchi italiani. «Registriamo la presenza
di ben 40 milioni di turisti l’anno nei nostri parchi. Negli anni bui per l’industria
turistica italiana, quali sono stati gli ultimi 3 – 4 , sono cresciuti il turismo
d’arte e quello naturalistico».
Non è da meno il territorio del Parco Nazionale del Pollino dove a breve si presenterà
«il Marchio di Qualità del Geoparco Unesco del Pollino» – ha annunciato Domenico
Pappaterra – permettendo ai turisti ed i visitatori di riconoscere «tutte le attività
ricadenti nel territorio del Parco dall’alimentare alle strutture ricettive che
dovranno corrispondere ad un determinato standard qualitativo. Ovviamente, in questi
mesi il Parco lavorerà affinchè le varie strutture possano adeguarsi e raggiungere
tale risultato. Anche i servizi saranno soggetti al Marchio di Qualità. A Settembre
saremo a Terra Madre, il salone del gusto, con tutte le imprese ed a Ottobre ospiteremo
nel Pollino il Direttivo Nazionale di Slow Food».
«La Calabria si è dotata di una legge che si chiama Tutela e Valorizzazione del
Patrimonio Geologico e Speleologico – ha dichiarato Francesco Violo , Segretario
del Consiglio Nazionale dei Geologi e già Presidente dell’Ordine dei Geologi della
Calabria – la legge però si riferisce nei suoi contenuti al solo patrimonio speleologico
e non può quindi essere considerata una legge di tutela del patrimonio geologico
nel senso corretto e più ampio del termine . Dunque necessita una modifica inserendo
il patrimonio geologico anche nei contenuti. La figura professionale del geologo
risulta fondamentale , non solo per il naturale ruolo tecnico – scientifico ma
anche nei progetti scientifico – amministrativi che interessano la gestione dei
geoparchi e del geoturismo».
Presente Antonella Rizzo, Assessore all’Ambiente della Regione Calabria , la quale
ha annunciato che tali modifiche verranno apportate .
Domani la conferenza si trasferirà in Basilicata con una tappa a Senise e poi a
Terranova di Pollino con le visite sul campo presso i geositi di Timpa delle Murge
e Timpa di Pietrasasso. L’ultimo giorno, il 6 luglio, grande appuntamento presso
la Grotta del Romito di Papasidero dove si custodiscono graffiti e reperti risalenti
al paleolitico superiore.