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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 05 NOVEMBRE 2024

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Partono i lavori de “La città delle scienze ambientali” Domani, alle 11, nella Sala Giunta della Provincia di Catanzaro la presentazione del progetto del parco tematico che verrà costruito nel Comune di Taverna

Partono i lavori de “La città delle scienze ambientali” Domani, alle 11, nella Sala Giunta della Provincia di Catanzaro la presentazione del progetto del parco tematico che verrà costruito nel Comune di Taverna
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Un parco tematico da cinque milioni di euro che sorgerà nel Comune di Taverna, dopo anni di attesa l’inizio dei lavori diventa una realtà. Il progetto de “La città delle scienze ambientali: Fata, il villaggio degli elementi” sarà presentato domani alle 11 nella Sala Giunta della Provincia di Catanzaro. Alla conferenza stampa interverranno il presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno, il sindaco di Taverna Sebastiano Tarantino, la dirigente competente in materia di sviluppo locale Rosetta Alberto e Livietta Giorno per il CNR Centro Nazionale delle Ricerche.

Frutto di un  azione di valenza strategica per lo sviluppo turistico locale realizzato con il finanziamento di circa 5 milioni di euro, nell’ambito del progetto integrato di sviluppo locale (PISL) “Natura: un ponte tra mare montagna” del Por Fesr Calabria 2007 – 2013, l’intervento è parte di un totale finanziamento del PISL di 17 milioni e 600 mila euro e si situa all’interno del  PISL “Natura: un ponte tra mare e montagna” che ha come capofila la Provincia di Catanzaro in veste di coordinamento di un partenariato di 35 membri tra cui 27 comuni.

Con “La città delle scienze ambientali” si vuole recuperare e riqualificare una importante area all’interno del Parco Nazionale della Sila, in località Carbonello, che risultava interamente non utilizzata e costruire infrastrutture realizzate in materiale ecocompatibile e totalmente amovibili, destinate alla collocazione degli strumenti e delle attrezzature necessarie per la fruibilità delle attività didattiche.

“La città delle scienze ambientali” sarà il luogo e lo spazio innovativo della cultura scientifica e ambientale e costituirà un attrattore indirizzato prevalentemente ad un target di turismo scolastico- educativo. I Gruppi organizzati potranno acquisire la cultura scientifica attraverso la ricerca e la valorizzazione di bellezze naturali del nostro territorio. Il parco godrà dei contenuti scientifici e degli allestimenti sviluppati dal Consiglio nazionale di ricerca (CNR), quale partner d’eccezione. È questa un’importante garanzia ed un ottimo presupposto per la riuscita del progetto.

Il tema centrale dell’intervento si può riassumere in quattro lettere: FATA. Fuoco, Acqua, Terra ed Aria, i presocratici chiamavano i quattro elementi “rizoma”, ovvero “radici” di tutte le cose immutabili ed eterne. L’integrazione con gli elementi naturali verrà armonizzato con una concezione architettonica degli spazi espositivi dove il confine tra dentro e fuori si renderà quasi impercettibile.

All’interno della struttura si prevede la realizzazione di installazioni multimediali, con l’impiego delle tecnologie interattive più avanzate.

Solo per dare un’idea di ciò avverrà in questo avveniristico “Villaggio” basta dire che sarà possibile studiare il cosiddetto “effetto Venturi” attraverso un disco volante che resta sospeso in aria, si riprodurrà in maniera macroscopica il moto delle molecole in un gas, istogrammi d’acqua, vortici di fuoco, gallerie del vento, quadri magnetici e tante altre cose fino alla strabiliante esperienza di “camminare sull’acqua” per poi passare a tutta una serie di altre attività all’aperto ed altre attività legate all’escursionismo che ben si conciliano con il luogo in cui sorgerà la Città delle scienze, nel bel mezzo del principale grande attrattore della Sila piccola, il Parco Nazionale che, di fatto, costituisce il più importante punto di riferimento per la valorizzazione e la tutela del territorio.

Si tratta di una soluzione studiata per far interagire gli aspetti educativi con il divertimento. L’approccio pedagogico trova applicazione nella legittimazione del gioco e della scoperta come forma dell’apprendimento, in un processo educativo ludico ed emozionale, dove le varie categorie di utenza possono usufruire di esperienze multisensoriali, personalizzate e coinvolgenti per costruire in modo piacevole, consapevole ed efficiente il proprio sapere.