Pascolo di ovi-caprini già sottoposti a sequestro sanitario Indagate due persone sorprese dal Corpo forestale
A seguito di indagini svolte dal personale del Comando Stazione di Bagaladi del Corpo Forestale dello Stato è stato accertato che due allevatori, tali D. A. di anni 59 nato a Roghudi (RC) e D. M. C. di anni 47 nato a Melito di Porto Salvo (RC), si sono resi responsabili del reato di diffusione di malattie infettive poiché sorpresi a pascolare animali sottoposti a sequestro sanitario per sospettata infezione di brucellosi.
La norma prevede che tutti gli animali della specie ovina e caprina nati a partire dal 31 dicembre 2009 devono essere identificati mediante l’apposizione di due mezzi di identificazione, dei quali uno “convenzionale” visuale e l’altro “elettronico (bolo endoruminale o marchio auricolare elettronico)”.
L’identificazione degli animali ovi-caprini presenti all’interno dei recinti realizzati con paletti in legno e rete metallica elettrosaldata e due manufatti utilizzati come stalla è avvenuta mediante l’utilizzo dei lettori microchip.
Le indagini, inizialmente condotte con l’ausilio del personale del Servizio Veterinario di Melito di Porto Salvo, volte ad accertare la regolare consistenza e lo stato sanitario degli allevamenti, sono proseguite con operazioni di sopralluoghi del personale del Corpo Forestale dello Stato al fine di accertare che gli animali non venissero introdotti al pascolo e quindi potessero cagionare la diffusione della malattia infettiva.
Pertanto, ravvisata la condotta penalmente rilevante, si è proceduto invitando i titolari degli allevamenti a far rientrare presso le stalle i greggi e quindi a deferirli all’Autorità Giudiziaria.
Il Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Reggio Calabria, con l’ausilio di tutte le Stazioni Forestali da esso dipendenti, svolge una costante azione di controllo nell’Area Protetta finalizzata anche al contenimento della diffusione di malattie infettive.