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Patenti e certificati senza esami, arresti a Lamezia Terme

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Scoperta organizzazione, coinvolti funzionari motorizzazione

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Patenti e certificati senza esami, arresti a Lamezia Terme

Scoperta organizzazione, coinvolti funzionari motorizzazione

 

 LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Otto persone sono state arrestate, altre nove sono sottoposte all’obbligo di dimora e 144 sono indagate nell’ambito di una operazione degli agenti della polizia stradale di Lamezia Terme su presunte irregolarità nel rilascio delle patenti. Nell’inchiesta sono coinvolti funzionari della Motorizzazione Civile di Catanzaro, tra cui l’attuale direttore, titolari di autoscuole e persone che hanno conseguito la patente di guida senza sostenere l’esame previsto dalla legge. Le accuse sono a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, all’abuso d’ufficio, al falso ed alla truffa ai danni dello Stato. Agli otto arrestati sono stati concessi i domiciliari. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lamezia Terme, Carlo Fontanazza, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore, Domenico Galletta. Gli agenti della polstrada stamane hanno sequestrato 66 patenti di guida, 50 certificati utilizzati per condurre veicoli per il trasporto di merci pericolose e 195 veicoli sottoposti a collaudo straordinario attraverso false relazioni tecniche. Le indagini hanno avuto inizio quando gli agenti della stradale hanno notato l’alta percentuale di candidati che, pur risiedendo in altre provincie italiane, si iscriveva presso un’autoscuola lametina per conseguire il certificato per condurre veicoli per il trasporto di merci pericolose. Dagli accertamenti sono emersi poi numerosi casi in cui veniva rilasciata la patente di guida senza che fosse stato sostenuto l’apposito esame. L’accusa sostiene che i funzionari della motorizzazione civile di Catanzaro incassavano somme di denaro per il rilascio dei certificati e delle patenti.

Cittadini stranieri, molti dei quali cinesi, si rivolgevano ad una autoscuola di Lamezia Terme per ottenere, attraverso la complicità di funzionari della Motorizzazione civile di Catanzaro, la patente di guida senza sostenere l’esame. E’ questo uno dei particolari che emerge dalle indagini della polizia stradale che stamane hanno portato all’arresto di otto persone ed all’obbligo di dimora per altre nove. I cinesi provenivano da tutta Italia ed in molti casi gli agenti della polstrada di Lamezia hanno avuto modo di accertare che nel giorno dell’esame non erano presenti presso gli uffici della motorizzazione di Catanzaro perché si trovavano a lavoro in altre regioni. In altri casi è emerso che gli stranieri, pur non comprendendo la lingua italiana, riuscivano comunque a sostenere l’esame grazie alla complicità degli esaminatori che gli fornivano le risposte alle domande dei test per la patente.

C’é anche l’attuale direttore della Motorizzazione civile di Reggio Calabria tra le persone destinatarie del provvedimento restrittivo nell’ambito dell’operazione “isola felice” condotta dalla Polizia stradale di Lamezia Terme insieme ai colleghi di Catanzaro ed eseguita tra le province di Catanzaro, Reggio Calabria e Cosenza. Agli arresti domiciliari anche Gaetano De Salvo, facente funzioni direttore della Motorizzazione civile di Catanzaro; Vincenzo De Sensi, titolare di una scuola guida di Lamezia; Achille Amendola, collaboratore di De Sensi; Carmelo Tripodi, ex esaminatore; Roberto Arcadia, ingegnere; Sebastiano Fruci, titolare di una scuola guida a Curinga (Catanzaro); Luigi Zurlo, definito dagli inquirenti il “faccendiere”. Nell’ordinanza il gip di Lamezia Terme Carlo Fontanazza ha disposto il sequestro preventivo di 66 patenti di guida, 50 certificati di formazione professionale Adr e di 195 veicoli sottoposti a collaudo straordinario mediante la produzione di relazioni tecniche apocrife. Nell’ambito dell’operazione sono state deferite in stato di libertà 144 persone.

Si arrivava a pagare anche fino a tremila euro per ottenere, spesso anche senza sostenere l’esame, una patente oppure un certificato per condurre veicoli per il trasporto di merci pericolose (Adr). E’ questo lo scenario che emerge dall’inchiesta della polizia stradale di Lamezia Terme che stamane ha arrestato otto persone, alle quali sono stati concessi i domiciliari, mentre altre nove sono state sottoposte all’obbligo di dimora. I candidati, nella gran parte stranieri tra cui molti cinesi, erano disposti a pagare grosse cifre pur di evitare l’esame o ottenere i certificati Adr o collaudi per le auto. Ad insospettire i poliziotti, che hanno avviato le indagini nel 2007, anche l’alta percentuale di iscritti, provenienti da tutta Italia, in alcune scuole guida di Lamezia e Curinga. Nel corso delle indagini gli agenti della polstrada hanno avuto modo di accertare che nel giorno dell’esame molti candidati cinesi non erano presenti presso gli uffici della motorizzazione di Catanzaro perché si trovavano a lavoro in altre regioni. In altri casi è emerso che gli stranieri, pur non comprendendo la lingua italiana, riuscivano comunque a sostenere l’esame grazie alla complicità degli esaminatori che gli fornivano le risposte alle domande dei test per la patente. Nell’operazione chiamata ‘Isola Felice’ sono coinvolti l’attuale direttore della Motorizzazione civile di Reggio Calabria; il direttore facente funzione della Motorizzazione di Catanzaro, Gaetano De Salvo; Vincenzo De Sensi, titolare di una scuola guida di Lamezia; Achille Amendola, collaboratore di De Sensi; Carmelo Tripodi, ex esaminatore; Roberto Arcadia, ingegnere; Sebastiano Fruci, titolare di una scuola guida a Curinga (Catanzaro) e Luigi Zurlo che gli inquirenti definiscono il “faccendiere”. Le accuse sono a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, all’abuso d’ufficio, al falso ed alla truffa ai danni dello Stato. Oltre agli arresti il giudice per le indagini preliminari, Carlo Fontanazza, ha disposto il sequestro preventivo di 66 patenti di guida, 50 certificati di formazione professionale Adr e di 195 veicoli sottoposti a collaudo straordinario mediante la produzione di relazioni tecniche apocrife. Nell’ambito dell’operazione sono state denunciate in stato di libertà 144 persone. Il Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Vitello, nel corso della conferenza stampa per illustrare i particolari dell’operazione, ha affermato che “questa indagine ha avuto una doppia valenza: repressiva e preventiva come, ad esempio, per quanto riguarda il certificato Adr obbligatorio per condurre veicoli per il trasporto di merci pericolose che, ottenuto senza aver seguito e superato il corso previsto, avrebbe potuto avere conseguenze in caso di incidente o altro”.

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