Maoisti chiedono stop a turisti in aree tribali. Rapiti il piemontese Paolo Bosusco e il romano Claudio Colangelo
Paura per italiani rapiti. Ultimatum per domani sera
Maoisti chiedono stop a turisti in aree tribali. Rapiti il piemontese Paolo Bosusco e il romano Claudio Colangelo
(ANSA) BHUBANESWAR – I maoisti dell’Orissa hanno spostato a domani sera l’ultimatum per l’accettazione delle loro 13 richieste per il rilascio di due italiani rapiti. Lo riferiscono fonti locali. Come avevano fatto una prima volta dopo il rapimento di Paolo Bosusco e Claudio Colangelo, i maoisti hanno fissato una scadenza molto vicina per le loro richieste. Il primo ultimatum era scaduto ieri sera e i guerriglieri lo hanno rinnovato ora per appena 48 ore.
I maoisti hanno posto sul tavolo un pacchetto di 13 richieste per giungere al rilascio di Bosusco e Colangelo, fra cui la liberazione di tre leader del Partito comunista dell’India (Pci, maoista): Gananath Patra, Subhashree Panda (moglie del leader in Orissa, Sabyasachi Panda) e Junus Pradhan. L’assenza di una risposta ufficiale della guerriglia, comunque, non vuol dire che dietro le quinte non stiano avvenendo contatti volti all’apertura di una trattativa.
MAOISTI DESIGNANO 3 MEDIATORI – I maoisti hanno annunciato oggi un cessate il fuoco unilaterale in Orissa e designato tre mediatori nel rapimento di Paolo Bosusco e Claudio Colangelo. Lo riferiscono fonti locali. Nel messaggio, ha detto all’ANSA la fonte giornalistica che ha avuto conferma del contenuto dal governo, i maoisti annunciano un cessate il fuoco unilaterale e rivolgono un appello ai guerriglieri che operano negli Stati indiani confinanti con l’Orissa a non usare violenza. Circa i mediatori, si è infine appreso, sono tre: Narayan Sanyal, leader maoista in carcere nello Stato di Jharkhand; Dandapani Mohanty, già nel ruolo in un sequestro del 2001, e Biswapriya Kanungo, avvocato ed attivista per i diritti umani.
MAOISTI CHIEDONO STOP A TURISTI IN AREE TRIBALI – Tra le richieste avanzate dai guerriglieri maoisti per il rilascio dei due italiani Paolo Bosusco e Claudio Colangelo rapiti lo scorso 14 marzo, c’é anche il divieto immediato ai turisti di entrare nelle zone tribali dell’Orissa. Lo scrive il ‘Times of India’ nella sua versione online. Il governo dello stato indiano ha ricevuto oggi dai ribelli maoisti un documento con 13 condizioni da adempiere per la liberazione dei due italiani che è ora “all’esame degli organi statali”.
TERZI A KRISHNA, PRIORITA’ INCOLUMITA’ RAPITI- L'”assoluta necessità” che ogni iniziativa assunta da parte indiana abbia come “obiettivo prioritario anzitutto la tutela della sicurezza e dell’incolumità” dei due cittadini italiani rapiti in India è stata sottolineata,in una conversazione telefonica, dal ministro degli esteri Giulio Terzi al collega di New Delhi Krishna. Durante il colloquio telefonico, si é appreso ancora alla Farnesina, il ministro Krishna ha aggiornato il titolare della Farnesina sugli ultimi sviluppi sul rapimento dei nostri due connazionali nello stato indiano dell’Orissa, confermando il massimo impegno delle autorità indiane, a livello federale e statale, per una positiva soluzione del caso. I due ministri hanno convenuto di mantenersi in stretto contatto.
FIGLIA COLANGELO,ORA SPERIAMO, SIAMO OTTIMISTI – “Non siamo nella fase della disperazione, ma della speranza e anche noi vogliamo essere ottimisti. Sono quelle prove che la vita ti chiede di affrontare e non puoi essere preparato. A parte l’ottimismo c’é l’ignoto che spaventa anche tanto”. Sono le parole di Valeria Colangelo, figlia del 61/enne romano rapito in India, parlando ai microfoni di Radio Radio durante la trasmissione “Un Giorno speciale”. “Siamo in stretto contatto con la Farnesina che ringraziamo – ha spiegato Valeria Colangelo – . Siccome la situazione è molto delicata non rilasciamo dichiarazioni in questa fase della trattativa, come ci hanno consigliato. Fortunatamente si sono aperte le trattative però non bisogna interferire in nessun modo perché ogni frase detta male può creare problemi che neanche immaginiamo”. “Vogliamo ringraziare chi sta collaborando e chi ci sta manifestando solidarietà – ha aggiunto – vogliamo far anche arrivare la nostra nostra solidarietà alla famiglia di Paolo Bosusco, che speriamo di conoscere prestissimo e di riabbracciare insieme al mio papà”.
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