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TAURIANOVA (RC), VENERDì 18 OTTOBRE 2024

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Pd, 40% di che? Le elezioni e la vittoria del partito della protesta. Come i media manipolano la realtà

Pd, 40% di che? Le elezioni e la vittoria del partito della protesta. Come i media manipolano la realtà

| Il 27, Mag 2014

Editoriale di Antonio Giangrande

Pd, 40% di che? Le elezioni e la vittoria del partito della protesta. Come i media manipolano la realtà

Editoriale di Antonio Giangrande

 

 

Italia. Ha vinto il partito del “non voto”. Monta la protesta, ma i
giornalisti la censurano.

Prendiamo per esempio le elezioni dei parlamentari europei del 25 maggio
2014. Dati ufficiali definitivi del Ministero dell’Interno tratti da suo
portale. Affluenza:

6-7 giugno 2009 Italia+Estero 65,05%, Italia 66,46%;

25 maggio 2014 Italia+Estero 57,22%, Italia 58,68%;

Quindi si deduce che il partito del “non voto” si attesta in quest’ordine:

Italia + estero astenuti 21.671.202 ossia il 42,78%;

Italia astenuti 20.348.165 ossia il 41,32%;

Questo è il dato nazionale. Più eclatante e sintomatico se si tiene conto
dei risultati nell’Italia meridionale, più incazzata verso questa politica
qualunquista ed inconcludente. Spesso, corrotta.

Sardegna astenuti 58%

Sicilia astenuti 57,12%

Calabria astenuti 54,24

Puglia astenuti 48,48

Basilicata astenuti 50,44

Campania astenuti 48,92

A questi elettori astenuti bisogna aggiungere un altro milione e mezzo di
elettori che hanno deciso di mandare “affanculo” i nostri politici
direttamente nelle urne.

Schede bianche 577.856 1,99%;

Schede nulle 954.718 3,30%;

In tutto “i non voto” italiani sono il 47,29 %.

In più vi è quella parte che vede nel Movimento 5 Stelle il collettore
ideale della loro protesta. 5.807.362, 21,15% Italia+estero, Italia
5.792.865, 21,16%.

In definitiva 22 milioni di italiani hanno deciso di protestare con il
sistema del non voto, che i denigratori chiamano astensione.

Che diventano 29 milioni se si sommano a chi della protesta ne ha fatto un
movimento. Movimento che non rappresenta tutte le aspettative della
totalità dei protestanti, perché troppo giustizialista o violento
verbalmente o troppo volto a sinistra. O perché si arroga il diritto di
essere l’unico “partito degli onesti” di stampo dipietrista.

Tutta questa astensione mal­grado il traino delle ammi­ni­stra­tive in quasi
4000 comuni e in due Regioni, l’Abruzzo e il Pie­monte. Amministrative dove
spesso e volentieri tutte le famiglie, (con parenti candidati) sono
costrette ad andare a votare.

Da tener conto anche dell’exploit della Lega che, esportando in Europa la
sua politica secessionista, ha tirato voti, nella prospettiva di far venir
fuori l’Italia dall’Euro, tralasciando per il momento la sua battaglia di
far venir fuori la Padania dall’Italia.

Bisogna che si capisca e farlo capire agli italiani ignari e corrotti da
questa stampa, galoppina del Potere, che 29.011.138 di italiani si non rotti
il cazzo di questi politici, delle loro ideologie e dei magistrati che li
proteggono. (L’intercalare rende l’idea). Politici cooptati e nominati dalla
nomenclatura tra i peggio. Lontani dai bisogni della gente ed ignari della
realtà quotidiana di malati, disoccupati, carcerati, ecc…..

Il tanto decantato Renzi e il Pd, con il suo 40%, ha preso solo 11.172.861
voti in Italia o 11.203.231 + estero.

Insomma. In definitiva Renzi ed il Pd ha preso in effetti il 22%. Ossia solo
2 italiani su 10 lo hanno votato. E questo anche perché con i rossi non c’è
protesta che tenga. Il loro voto ed il loro sostegno al partito non lo fanno
mai mancare. Anche con candidati impresentabili. Addirittura alle prime ore
delle aperture dei seggi, sia mai che arrivi la morte ad impedire quello che
loro chiamano “senso civico”. E questo i presidenti di seggio lo sanno bene.

Ciononostante il giorno dopo della tornata elettorale ogni giornale o tg
mistifica la realtà e porta l’acqua al mulino del partito di riferimento. E
dato che sono tutti politicizzati, i giornalisti commentano la vittoria
(inesistente) della loro parte politica o ne limitano da debacle.

Checche se ne dica: più di Grillo, più di Berlusconi, più di Alfano, più
della Meloni, più di Salvini, più dei seguaci del greco Tsipras, più del
prodigioso e mediatico Pd di Renzi, con un’affluenza in Italia al 57 per
cento, 8 punti in meno rispetto al 65 del 2009, il partito più forte in
Italia è il partito della protesta, ossia del “non voto”.

E’ strano, però, che nessuno ne renda conto e, cosa più importante, che i
politici non se ne rendano conto.

Anzi, errata corrige. Ognuno di noi, ” cittadini onesti ed immacolati” e
ognuno di loro, “politici corrotti ed incapaci”, ha una spiegazione: “Uno
Stato di coglioni…”, commenta stizzito Emanuele Cozzolino del M5S.
Commento che è fatto proprio da tutti gli schieramenti, rivolto verso chi
non ha votato per la loro parte politica. Questo commento è fatto proprio
anche da parte dei “Non votanti”, coacervo anarchico di idee confuse che si
limita a protestare, senza proporre. Incapaci di aggregarsi tra loro o con
gli altri per il sol fatto di essere composto da sedicenti prime donne. Se
qualcuno di loro, poi, presenta la proposta e si candida ad attuarla, vien
tacciato di essere come gli altri: “corrotto ed incapace”. In questo modo
tarpandogli le ali.

Che alla fine abbia ragione Cozzolino? Con questi italiani ignavi (coglioni)
non cambierà mai nulla? Si deve arrivare alla fame per dar vita alla
rivoluzione?

Dr Antonio Giangrande

Presidente dell’Associazione Contro Tutte le Mafie e di Tele Web Italia