Pd, i congressi non si fanno. La delusione di Laruffa e Fida
redazione | Il 10, Giu 2012
Polistena, i due dirigenti del partito democratico: “Calpestata la democrazia”
Pd, i congressi non si fanno. La delusione di Laruffa e Fida
Polistena, i due dirigenti del partito democratico: “Calpestata la democrazia”
POLISTENA – Con questa sconvolgente notizia apprendiamo dai giornali di questa mattina, ma ne avevamo fiutato l’aria già nei giorni scorsi, che i Democrat calabresi non hanno diritto ad autogovernarsi.
Dopo gli sfaceli interni ed esterni degli anni scorsi, con la progressiva perdita di credibilità della gente nei confronti del nostro Partito, si assesta, oggi, un ulteriore duro colpo alla voglia di fare politica dei tanti militanti che con passione, Noi compresi, avevano rinnovato la tessera e la fiducia al proprio Partito.
Il Congresso è un fatto di Democrazia e non può esserci nessuna decisione romana o…… che possa decidere di stoppare il processo democratico.
La Calabria passa da un Commissario all’altro, compagni ed amici rispettabilissimi, ma nessuno ha il coraggio di applicare le semplici regole democratiche, previste dallo statuto e dai regolamenti congressuali che ci siamo dati.
La platea congressuale attiva è stata definita, almeno così sembra, sulla base del tesseramento 2011 e non si capisce perche si impedisca ai Calabresi di darsi un assetto organizzativo tutto calabrese.
C’è forse un problema di competenza, capacità, qualità, se così è lo si dica chiaramente e vedremo di rassegnarci o di proporre alternative più valide.
Noi siamo convinti che il PD della Calabria ha al suo interno le forze necessarie ed all’altezza del compito per autogovernarsi ed elaborare un progetto politico di riscatto e rinascita della nostra terra.
Ci sembra assolutamente “folle” la logica che viene fatta passare, secondo la quale “ancora non c’è unità perché ci sono tanti candidati alla segreteria regionale”. Pazzesco. Siamo invece in presenza di una ricchezza del nostro Partito; più candidati uguale più idee a confronto e possibilità di scelta ampia degli iscritti sulla base di programmi e proposte per rinnovare il Partito e rilanciare la Calabria.
Il Segretario democraticamente eletto avrà poi il compito di mettere assieme tutte le idee e le proposte che si sono confrontate per avviare un percorso unitario nell’interesse superiore del Partito, dove tutte le energie dovranno e potranno avere voce.
La linea che si sta perseguendo, invece, è quella che vede seduti al tavolo delle decisioni un ristretto numero di compagni ed amici (i maggiorenti!), quella che è stata perseguita nell’ultimo decennio e che ci ha portati alle drammatiche condizioni di sfascio delle quali a tutt’oggi ne stiamo pagando le conseguenze.
E’ ora di dire basta a questa pratica scellerata.
E’ ora il tempo di passare il “pallino” ai militanti, mai coinvolti, mai interpellati, mai convocati, che attraverso il proprio voto congressuale potranno determinare il futuro di questo nostro Partito.
Continuare ad impedire il libero esercizio democratico è un atto di prevaricazione incomprensibile che potrebbe provocare danni incalcolabili nel tessuto organizzativo del Partito (abbandoni) e nell’intera Calabria (aumento della sfiducia).
Non vorremmo credere alle basse insinuazioni secondo le quali questa decisione, non tenere i Congressi, sarebbe funzionale alle scelte per le candidature del prossimo Parlamento e pertanto, da semplici militanti di periferia sentiamo il diritto / dovere, anche per tacitare i faziosi, di chiedere un ripensamento modificando l’attuale assurda decisione liberando le energie calabresi al servizio della Calabria.
Giovanni Laruffa / Consigliere Comunale PD Polistena
Renato Fida / Segretario Camera del Lavoro Polistena