Pd, Rosario Bressi replica a Giampà Screzi all'interno della Federazione provinciale del Pd di Catanzaro
Sarà il non avere colto fino in fondo la portata del cambiamento in atto. Sarà il non aver colto appieno quanta responsabilità porta addosso il PD a tutte le latitudini. Sarà il fatto che i risultati di un lavoro brillantemente portato avanti da parte di un gruppo dirigente provinciale come quello di Catanzaro non vada giù. Sarà una sorta di complesso di calimero che qualche giovane democratico come il mio amico Domenico Giampà non riesce a levarsi di dosso dopo il congresso provinciale del 2013. Sarà tutto questo, evidentemente, a fargli fare riflessioni che lasciano sconcertati quanti hanno avuto modo di leggerlo. E se il buon Domenico traccia il bilancio politico del PD su base provinciale criticando, e “bucando” colpevolmente, il brindisi di fine anno della Federazione provinciale del PD di Catanzaro, non posso fare altro che fare pure io il mio personalissimo bilancio politico di un altro anno trascorso umilmente al servizio di una comunità, come quella democratica catanzarese e calabrese, di cui faccio parte. Lo voglio tracciare, però, da militante e non da dirigente di partito. Un bilancio che intende fortificare la comunità democratica catanzarese partendo proprio dalla bella giornata di oggi nella quale centinaia, fra segretari di circolo, sindaci, amministratori, dirigenti e militanti democratici si sono dati appuntamento per brindare al nuovo anno e per salutare un 2015 che, nonostante le difficoltà oggettive della vecchia forma partito, lo ritengo positivo. Un base da cui partire per continuare il lavoro che il Segretario Provinciale e il Segretario Regionale stanno conducendo avendo, realmente, a cuore le sorti del più grande partito italiano. Con lo spirito unitario che deve guidare tale processo e sul quale le strumentalizzazioni hanno le gambe corte come le bugie. Quelle strumentalizzazioni che guidano le sconcertanti riflessioni del mio amico Domenico che attacca i segretari del PD sapendo che le dinamiche che dovrebbero portare ai risultati che auspica non sono solo il frutto di volontà individuali ma esclusivamente di interesse generale. E allora, tornando al mio bilancio, mi piacerebbe che venisse ricordato l’anno che sta per finire per l’anno in cui il Partito Democratico catanzarese è riuscito, dopo anni e anni di subalternità e di scarsa o nulla incisività, a riappropriarsi di un ruolo guida nello scenario politico regionale. Per merito dei dirigenti, dei rappresentanti istituzionali ma, soprattutto, dei militanti democratici che hanno partecipato massicciamente e costantemente alle tante iniziative organizzate. Come non ricordare l’inaugurazione della sede provinciale, dopo anni di assenza fisica, alla presenza di Luca Lotti. O alle iniziative con il Vice Ministro Bubbico, il Sottosegretario Teresa Bellanova, o con le ripetute e proficue visite del mio amico Davide Faraone. E poi, il grande successo della ritrovata Festa Provinciale de L’Unità che torna a celebrarsi di nuovo a Catanzaro dopo anni di colpevole assenza. E ancora i gazebo in piazza, i banchetti, le iniziative di quartiere e le battaglie di civiltà che hanno visto protagonisti una classe dirigente e centinaia di militanti sparsi per la provincia con un orgoglio di appartenenza che nutre la comunità democratica come linfa vitale. E infine, ma solo perché è la più attuale, la bella iniziativa di oggi insieme ad Ernesto Magorno e al responsabile nazionale per l’Organizzazione del PD Donato Riserbato. Insomma, non proprio un partito distratto e, soprattutto, un partito che è vivo e che si accinge a celebrare un congresso provinciale con serenità. La stessa serenità con cui sta affrontando la fase delicata e importante del tesseramento. Quel tesseramento condotto e gestito con dovizia da una commissione provinciale guidata da Donato Riserbato per conto del Partito Nazionale e di cui fa parte anche il mio amico Giampà che oggi, a differenza di tutti gli altri membri, non ha voluto partecipare ad un momento conviviale, prima che politico, importante. E per concludere, una chiosa sulle questioni “tecniche” sollevate dal buon Giampà che afferiscono, come da prassi strumentale, a colpe presunte di questo o quel segretario provinciale o regionale. Parla di una visione unitaria che a suo dire dovrebbe essere risolta con un tratto di penna sapendo che trattare le vicende di una federazione, omettendo che nella stessa situazione si trovano altre due federazioni, è fuorviante perché, da dirigente di partito, dovrebbe sapere che il percorso per la risoluzione delle problematiche è stato tracciato e concordato insieme ai più alti livelli decisionali del partito. Insomma, le considerazioni liturgiche dal sapore un po’ retrò e le visioni artatamente disastrose propinateci dal Segretario Provinciale dei Giovani Democratici Domenico Giampà, probabilmente perché troppo impegnato nel suo nuovo ruolo di nomina regionale, lamentano lacune e distrazioni importanti che meritavano un “contro bilancio” politico per tentare di ristabilire una parvenza reale ai fatti. Ad ogni buon modo, mi si consenta di porgere i miei personali e democratici auguri di Buon 2016 a Domenico Giampà e a tutti i democratici catanzaresi e calabresi. Che il 2016 possa trasformare le speranze in certezze. Per i nostri paesi, per le nostre città, per i catanzaresi e per i calabresi tutti.
Rosario Bressi
Segreteria regionale Pd Calabria