Pedopornografia, Marziale: “La scuola deve fare la sua parte” Il plauso del Garante agli uomini della Polizia di Stato che hanno sventato un tentativo di estorsione
“Non mi stupisce che ci siano delinquenti che utilizzano i minorenni per fini pedopornografici, mi preoccupa la disinvoltura degli adolescenti nel mettersi in questi guai, figlia dell’ineducazione al corretto utilizzo dei media applicati alla tecnologia avanzata, per responsabilità di un sistema scolastico incapace di innovarsi, e il mancato controllo genitoriale”: è la secca dichiarazione di Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, in seguito all’arresto di due persone a San Giorgio Morgeto, che ricattavano il padre di una minorenne, minacciando di mettere foto della stessa sul web qualora non avesse pagato. Il Garante conclude: “Ringrazio gli uomini della Polizia di Stato per la solerzia nel perseguimento dei crimini contro i minorenni sul territorio e loro tramite il Questore Raffaele Grassi, per la sensibilità di tutto il Corpo nel tutelare i diritti dei più piccoli”.