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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 08 GENNAIO 2025

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Per la prima volta a Palmi lo spettacolo “Concretonye” Lo spettatore si stacca dalla realtà quotidiana per arrivare in un contesto fatto di suoni forti e visioni

Per la prima volta a Palmi lo spettacolo “Concretonye” Lo spettatore si stacca dalla realtà quotidiana per arrivare in un contesto fatto di suoni forti e visioni
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di Jessica Malagreca

Per la prima volta arriva a Palmi, alla Casa della Cultura “Leonida Repaci”, qualche giorno fa, uno spettacolo che può essere definito “ipnotico”. A luci spente ciò che si vede soltanto sono delle immagini che stacco lo spettatore dalla realtà della vita quotidiana, e lo catapultano in un mondo quasi primordiale, fatto solo di suoni forti, visioni.

Domenico Murdaka (Mimmo) ideatore del progetto lo presenta così: “Conretonye vuole essere un evento fuori dal classico evento culturale; non porta uno “sguardo” o una “visione”, ma piuttosto, con il suo anomalo allestimento e rappresentazione, è una provocazione, uno stimolo per chi assiste. Nella rappresentazione è presente Igor Stravinsky ed il testo-trattato di Wassily Kandinsky: punto, linea superficie insieme alla musica concreta sua contemporanea sua contemporanea è il centro da cui parte tutto, per poi distaccarsene e risaltare all’interno di una realtà sociale che sia del Sud in generale o nello specifico del Sud Calabria in una realtà sociale che presenta scarsa attenzione verso la cultura desertificandola e rasentando l’impossibilità di rendere comprensibile anche la più elementare delle realtà artistiche (Volontà politica?). Il testo : punto-linea-superficie fu un sinonimo di avanguardia ed innovazione per la Germania del primo trentennio del ‘900.”

Mimmo Murdaka creatore dei suoni e delle visioni, Rocco Cannizaro alla fisarmonica, con l’aiuto di Giusy Salmeri e Mauro Nastri, sono stati i primi a presentare questo percorso di provocazione e stimolo a Palmi. Tutto ciò grazie ad un autofinanziamento essendo assente la presenza di amministrazioni e privati sordi alla proposta. Ciò che il gruppo si augura è una maggior sensibilizzazione e a maggior interesse e attenzione all’arte in questi territori che hanno definito: “saccheggiati dal pensiero globale e dalle ecoiche organizzazioni.”