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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

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Perché inserire Mario Oliverio in una inchiesta di Ndrangheta? È sotto gli occhi di tutti che l’ex governatore della Calabria non c’entra nulla con questa indagine della procura di Catanzaro Nulla togliere al procuratore Gratteri vera eccellenza in Italia. Ma la domanda sorge spontanea quali sono le ragioni ?

Perché inserire Mario Oliverio in una inchiesta di Ndrangheta? È sotto gli occhi di tutti che l’ex governatore della Calabria non c’entra nulla con questa indagine della procura di Catanzaro Nulla togliere al procuratore Gratteri vera eccellenza in Italia. Ma la domanda sorge spontanea quali sono le ragioni ?

Perché inserire Mario Oliverio in una inchiesta di Ndrangheta? È sotto gli occhi di tutti che l’ex governatore della Calabria non c’entra nulla con questa indagine della procura di Catanzaro
Nulla togliere al procuratore Gratteri vera eccellenza in Italia. Ma la domanda sorge spontanea quali sono le ragioni ?

L’ultima inchiesta del procuratore antimafia di Catanzaro lascia qualche perplessità sulla decisione di inserire tra gli indagati l’ex governatore della Calabria Mario Oliverio. Dalla lettura delle carte emerge con chiarezza l’estranieta’ del politico cosentino. D’altronde lo stesso Gip ha dato una indicazione chiara nel frugare ogni dubbio a favore di Oliverio. Non c’è dubbio che in Italia esiste un corto circuito pericoloso nell’abusare con una certa facilità del 416 bis o del concorso esterno, o articolo 7, era più opportuno, eventualmente procedere contro Oliverio, Romeo e Adamo per reati alternativi alla Ndrangheta. Leggendo le carte diventa veramente complicato trovare reati commessi dall’ex governatore della Calabria e compagni. Tutto ciò succede per la debolezza della politica nel non trovare un equilibrio tra poteri dello Stato. Tra referendum svenduti e ricatti vari, oggi la politica è subalterna alla magistratura. Il caso Palamara doveva essere un monito per tutti…ma niente è cambiato al di là degli annunci tutto rimane immutato. Il procuratore Gratteri un calabrese che conosce vita, morte e miracoli della nostra Regione in materia di Ndrangheta. Per il suo lavoro va elogiato e sostenuto. Consentitemi una riflessione, il ruolo della politica nazionale e regionale, è quello di indicare negli enti, manager per la gestione amministrativa. Inutile nascondere che ai vertici di tali aziende ci si arriva grazie all’appartenenza politica. Questo meccanismo vale nella scelta del comandante generale dell’arma dei carabinieri, della guardia di finanza e del capo della polizia, a decidere i ministri competenti, di concerto con il consiglio dei ministri, stesso meccanismo per tutti gli altri incarichi di peso in Italia. Le Regioni non fanno altro che nominare in tutti gli enti di sottogoverno i manager sempre secondo una logica di appartenenza. Oggi vale per il centro destra, domani per il centrosinistra… a questo punto bisogna indagare tutti per traffico d’influenza? O reati similari? Non scherziamo! Poi ci sono politici che a prescindere danno la solidarietà senza nemmeno riflettere …dimenticandosi di aver nominato Flora Sculco a consulente della Regione con la delega alla provincia di Crotone…era meglio rimanere in silenzio …dopo queste considerazioni rimane sottinteso che la lotta alla Ndrangheta deve continuare senza fare sconti a nessuno ed in questo Gratteri è un punto di riferimento per il popolo calabrese. L’unico consiglio che diamo al super procuratore di rimanere sempre al di sopra delle parti e di scindere le responsabilità in maniera integerrima.