Periti assicurativi a rischio cancellazione dall’albo dei Ctu Il voto del rappresentante Ivass ne blocca il mantenimento
Una notizia che metterà in allarme un’intera categoria. Corre, infatti, un serio
rischio la presenza dei periti assicurativi nell’albo dei consulenti tecnici d’ufficio
dei tribunali. La sentenza 9947/15, pubblicata dalla prima sezione del Tar Lazio
ha infatti annullato la decisione di mantenere quei professionisti nel novero dei
Ctu perché alla votazione ha partecipato un soggetto estraneo al comitato che doveva
decidere, l’allora Isvap (oggi Ivass), vale a dire un’authority cui era affidata
vigilanza sul relativo ruolo e non un ente rappresentativo degli interessi dei professionisti.
Nella fattispecie è stato accolto nel merito il ricorso del collegio dei periti
industriali e dei periti industriali laureati che ha fatto dichiarare illegittima
la decisione del comitato costituito presso il Tribunale che aveva deciso di confermare
l’iscrizione dei periti assicurativi nell’albo dei Ctu. I ricorrenti avevano
difatti rilevato che i periti assicurativi non sono iscritti in un collegio o in
un ordine professionale, i quali avrebbero a loro giudizio sostituito le associazioni
professionali menzionate dalle disposizioni per l’attuazione del codice di procedura
civile. Per i giudici amministrativi, dunque, alla formazione della decisione partecipa
il rappresentante Isvap che non è espresso da un ordine o un collegio ma dall’authority
di vigilanza sul ruolo. Ciò quindi sarebbe sufficiente per annullare la decisione
del collegio, perfetto o imperfetto che sia, laddove la partecipazione di un estraneo
inficia il processo di deliberazione. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello
dei Diritti [1]”,si tratta di una decisione che rischia di portare allo sbando
un’intera categoria di professionisti la gran parte dei quali hanno maturato un’esperienza
notevole ed insostituibile quali ausiliari dei giudici in vicende quali quelle dei
sinistri stradali dove è necessaria assoluta competenza per la ricostruzione di
eventi e la quantificazione di danni che non è rinvenibile in altre categorie di
ausiliari. Ecco perché probabilmente è giunto il momento dell’istituzione di
un vero e proprio ruolo professionale anche per dirimere ogni possibile dubbio in
merito alla loro permanenza nell’albo dei Ctu.