Perquisizioni nelle sedi di Sorical e Lamezia Multiservizi Sette indagati per interruzione di pubblico servizio. Il commento della politica
Il gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, su mandato della Procura della Repubblica, sta eseguendo le perquisizioni delle sedi della società “So.ri.cal. S.p.a.” di Catanzaro e “Lamezia Multiservizi s.p.a.” della città della Piana. Contestualmente, le “fiamme gialle” stanno notificando a sette responsabili – tre della partecipata lametina e quattro per la società di Catanzaro – altrettanti avvisi di garanzia. Le operazioni, dopo i preliminari approfondimenti investigativi eseguiti dai finanzieri su delega dell’ufficio della Procura, sono motivate dall’ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio, con riferimento alla mancata erogazione – per diverse ore della giornata ed in varie zone di Lamezia Terme – di acqua corrente, sia nelle abitazioni dei cittadini, che presso gli esercizi pubblici e le infrastrutture essenziali alla comunità. Contemporaneamente alle attività di perquisizione, ai sette dirigenti indagati viene notificato anche l’invito a rendere interrogatorio presso la Procura della Repubblica, finalizzato ad approfondire e riscontrare gli esiti delle indagini finora svolte, nonché a verificare l’eventuale coinvolgimento di ulteriori soggetti responsabili di fattispecie di reato.
GIUSEPPE D’IPPOLITO (M5S)
«Il mio plauso alla Procura e alla Guardia di finanza per le indagini in corso sul comportamento di Sorical e Lamezia Multiservizi in merito alla mancanza d’acqua già registrata a Lamezia Terme, indagini che conseguono a mie precise denunce per interruzione di pubblico servizio». Lo afferma, in una nota, l’avvocato e docente universitario Giuseppe d’Ippolito, candidato M5s alla Camera nel collegio uninominale di Catanzaro-Lamezia Terme. «Tante volte avevamo detto – prosegue l’esponente 5stelle – che staccare l’acqua pubblica non è consentito. Con il deputato M5s Paolo Parentela avevamo più volte evidenziato, peraltro, la vicenda delle tariffe illegittime applicate dal gestore del servizio idrico regionale, Sorical, conducendo una battaglia politica e di informazione della comunità anche su casi come quello che oggi ha portato la Guardia di Finanza a notificare ben sette avvisi di garanzia su mandato della Procura lametina». «Ancora una volta – incalza D’Ippolito, il quale annuncia di farsi promotore di una class action contro le tariffe illegittime del servizio idrico regionale – l’intervento suppletivo della giustizia conferma l’indifferenza, l’incapacità e l’inadeguatezza della classe politica dirigente, che non arriva mai per tempo, soprattutto rispetto a problemi gravi e irrisolti come la distribuzione dell’acqua nei comuni calabresi». «Grazie all’impegno civile di molti cittadini e al Movimento 5stelle – conclude D’Ippolito – nell’opinione pubblica c’è una coscienza formata sull’acqua come bene comune indispensabile e come obiettivo prioritario della politica più attenta».