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TAURIANOVA (RC), VENERDì 27 DICEMBRE 2024

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Pescatori in rivolta: concluso il presidio, mercoledì l’incontro con la Regione

Pescatori in rivolta: concluso il presidio, mercoledì l’incontro con la Regione

| Il 18, Mag 2013

La protesta degli addetti al settore è andata avanti per tutta la mattinata, con il blocci dapprima della stazione ferroviaria di Villa San Giovanni e poi del sottopassaggio che consente l’accesso agli imbarcaderi. Solo dopo la comunicazione di un primo incontro il presidio è stato sciolto

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Pescatori in rivolta: concluso il presidio, mercoledì l’incontro con la Regione

La protesta degli addetti al settore è andata avanti per tutta la mattinata, con il blocci dapprima della stazione ferroviaria di Villa San Giovanni e poi del sottopassaggio che consente l’accesso agli imbarcaderi. Solo dopo la comunicazione di un primo incontro il presidio è stato sciolto

 

 

VILLA SAN GIOVANNI (REGGIO CALABRIA) – Prima hanno bloccato il traffico ferroviario nella stazione di Villa San Giovanni, occupando i binari e creando disagi per qualche ora; poi si sono trasferiti nel sottopasso che conduce agli imbarcaderi da e per la Sicilia, dove hanno ostruito il flusso veicolare con ripercussioni sulla viabilità locale. E’ andata in scena così, stamani, in uno dei nodi nevralgici per i trasporti, la protesta dei pescatori delle marinerie di Calabria, Sicilia e Puglia, esasperati dalle conseguenze della crisi che attanaglia il settore e che ha messo sul lastrico centinaia di famiglie. Bandiere, slogan e striscioni hanno accompagnato la mobilitazione, indetta, con il sostegno della Cgil, per richiamare, è stato spiegato, l’attenzione del Governo nazionale e delle Giunte delle tre Regioni sulla situazione del comparto. Non sono mancati alcuni momenti di tensione, ma poi tutto è rientrato. Già nei giorni scorsi, del resto, i pescatori avevano evidenziato la condizione di pesante crisi che sta mettendo in ginocchio diverse marinerie, alle prese con l’aumento dei costi dell’attività, delle tasse e con l’inasprimento dei vincoli nelle modalità di espletamento della pesca. I partecipanti al presidio hanno lamentato la disattenzione nei confronti delle loro problematiche da parte delle autorità nazionali e regionali. “Siamo arrabbiati e delusi – hanno sostenuto – e pretendiamo risposte e la giusta considerazione alle nostre istanze”. Il presidio dei pescatori si è sciolto solo nella tarda mattinata, dopo che è giunta la notizia di un primo incontro, fissato per mercoledì 22 maggio, tra le organizzazioni sindacali e la Regione Calabria. Altre iniziative di protesta, però, sono annunciate per i prossimi giorni, in particolare con presidi organizzati nelle sedi istituzionali regionali. “La crisi, anzi direi la situazione prossima alla fame della categoria dei pescatori – ha detto il segretario generale della Cgil della Calabria, Michele Gravano, che ha partecipato alla manifestazione – si sta aggravando sempre più. Quello che chiediamo sono interventi urgenti e risolutivi. Sollecitiamo subito, ad esempio, l’istituzione di un Tavolo ministeriale, con la presenza dei rappresentanti delle Giunte regionali di Calabria, Sicilia e Puglia, e maggiore attenzione da parte del ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo”. 

 

ORE 14,35 – VILLA SAN GIOVANNI (REGGIO CALABRIA) – Si é conclusa a Villa San Giovanni la protesta dei pescatori calabresi, siciliani e pugliesi che hanno tolto il blocco dal sottopasso che conduce agli imbarcaderi per le navi traghetto. Il traffico, adesso, è tornato alla normalità. A fare desistere i manifestanti, che in precedenza avevano bloccato anche il traffico ferroviario, dalla decisione di portare avanti ad oltranza la protesta è stata la comunicazione di un primo incontro fissato per mercoledì 22 maggio tra le organizzazioni sindacali e la Regione Calabria. “Le diverse direttive emesse a livello europeo, nazionale e regionale – è scritto in una nota del segretario generale della Cgil calabrese, Michele Gravano, e della segretaria reggina Mimma Pacifici, presenti alla manifestazione – non hanno fatto altro, infatti, che acuire una crisi economica che già attanagliava le marinerie del Mediterraneo, aumentando di fatto la situazione debitoria e deficitaria di intere famiglie. Politiche economiche che hanno, infine, tagliato fuori dal circuito, con la distribuzione delle quote-tonno, i pescatori calabresi. Le rivendicazioni di queste maestranze, anche siciliane e pugliesi, puntano non solo all’ottenimento di una garanzia verso l’intero comparto, visti gli insostenibili costi che sono costrette ad affrontare per lavorare, ma soprattutto alla salvaguardia del mare e della fauna marina sia dalle fonti di inquinamento sia da forme di pesca che non tutelano le specie costiere”. “La Cgil – si afferma ancora nella nota – chiede l’istituzione di un Tavolo ministeriale nazionale alla presenza delle Giunte regionali di Calabria, Sicilia e Puglia per affrontare e risolvere i problemi delle marinerie di questi territori”, sollecitando “maggiore attenzione” al ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo.

 

ORE 12,47 – VILLA SAN GIOVANNI – Si è trasferita nel sottopasso che consente l’accesso di persone e auto agli imbarcaderi da e per la Sicilia la protesta dei pescatori a Villa San Giovanni che sollecitano al Governo e alle Regioni soluzioni alla crisi che attraversa il settore. I manifestanti, provenienti dalle marinerie, oltre che di Calabria e Sicilia, anche della Puglia, sono intenzionati a portare avanti la loro protesta lamentando il fatto di non avere ottenuto risposte e giusta attenzione alle loro istanze. “Siamo arrabbiati e delusi – dicono – e pretendiamo delle risposte e la giusta attenzione alle nostre istanze”. Altre iniziative di protesta sono annunciate per i prossimi giorni: in particolare, spiegano, saranno attuati presidi organizzati nelle sedi istituzionali regionali. Il blocco attuato nel sottopasso sta avendo ripercussioni anche sul traffico veicolare nella città di Villa San Giovanni.

 

ORE 12.03 – VILLA SAN GIOVANNI (REGGIO CALABRIA) – Sono stati liberati i binari della stazione ferroviaria di Villa San Giovanni occupati da una delegazione di pescatori calabresi e siciliani che protestano per chiedere interventi per scongiurare la crisi che attanaglia il settore. I manifestanti, che hanno bloccato il traffico dei convogli ferroviari per circa un’ora, si sono trasferiti adesso nel sottopasso che conduce agli imbarcaderi che collegano via nave la Calabria alla Sicilia. Sono fermamente convinti. Non torneranno indietro, anche se questo potrebbe comportare, sempre nella giornata di oggi, problemi logistici al traffico verso le navi-traghetto. I pescatori calabresi, siciliani e pugliesi annunciano così la loro decisione di restare al sottopassaggio di Villa San Giovanni sino a quando qualcuno non li ascolterà; non darà loro delle risposte. E continueranno a protestare – fanno sapere – anche nei prossimi giorni, sia per mezzo di altre iniziative e manifestazioni sia attraverso presidi organizzati presso le rispettive sedi istituzionali regionali.

  

ORE 11,18 – VILLA SAN GIOVANNI (REGGIO CALABRIA) – Una delegazione di pescatori calabresi, siciliani e pugliesi sta occupando i binari della stazione di Villa San Giovanni. Il traffico ferroviario, al momento, è bloccato. La manifestazione di protesta, spiegano i pescatori, punta a richiamare l’attenzione del Governo nazionale e delle Regioni sulla crisi che attanaglia il settore.
Alla manifestazione sono presenti il segretario generale della Cgil della Calabria, Michele Gravano, e la segretaria generale della Cgil di Reggio Calabria, Mimma Pacifici. “La crisi, anzi direi la situazione prossima alla fame della categoria dei pescatori – ha detto Gravano – si sta aggravando sempre più. I pescatori si trovano a dover fronteggiare un insostenibile aumento dei costi e delle tasse e dei vincoli nelle modalità di espletamento della pesca. Gli addetti al settore chiedono per questo interventi urgenti e risolutivi”. Sul posto sono presenti la Digos di Reggio Calabria e i carabinieri.

I pescatori adesso hanno deciso di bloccare il sottopassaggio che permette il transito di persone e mezzi verso la Sicilia. Sono fermamente convinti e fanno sapere che non indietreggeranno. Sono arrabbiati e delusi perché non hanno ottenuto delle risposte e la giusta attenzione verso le loro istanze. Resteranno, quindi, al sottopassaggio sino a quando non le otterranno.